Quando le voci di un possibile approdo di Paul George ai Lakers sembravano placarsi, ecco che lo stesso PG13 rimescola le carte in tavola, rilasciando una dichiarazione alla stampa. E' bene ricordare che l'ex ala dei Pacers aveva chiesto alla dirigenza di Indiana di essere scambiato ai Lakers, prima di arrivare ad Oklahoma City in cambio di Oladipo e Sabonis. Ad ogni modo, George dice di non aver nessun rimorso di quella richiesta, e questo fa ancora sperare i tifosi gialloviola in un suo arrivo nella prossima estate.

"Non me ne pento, ho detto soltanto che mi sarebbe piaciuto molto giocare a Los Angeles - dice il neo compagno di Westbrook e Anthony - Non ho puntato la pistola alla tempia della società obbligandoli a scambiarmi con loro, ho semplicemente dichiarato che mi sarebbe piaciuto. Se chiedete agli altri giocatori, il 70-80% di loro vi dirà che adorerebbe giocare per la propria città, per la propria casa. Quindi no, non ho nessun rimpianto, anche se penso che la trade conclusa [con OKC] sia stata positiva per entrambe le parti."

Il mondo NBA, dopo queste parole, è tornato a pensare all'estate 2018, quando Paul George avrà la possibilità di chiudere la sua avventura con i Thunder ed esplorare la free agency. Con i Lakers alla porta da diverso tempo, il suo sogno di giocare per la città dove è nato potrebbe diventare presto realtà. Nonostante questo, il GM di Oklahoma City, Sam Presti, sta facendo di tutto per provare a trattenere lui ed Anthony, ad esempio firmando un contratto pluriennale a Russell Westbrook, pedina ritenuta fondamentale per il successo della franchigia. I suoi sforzi potrebbero comunque risultare vani se Magic Johnson riuscisse a costruire una squadra abbastanza competitiva da convincere George a unirsi a loro, lasciando quindi coach Donovan senza uno dei giocatori più forti.