Houston Rockets - Los Angeles Lakers 148-142

Si riscattano dopo un periodo di sole sconfitte gli Houston Rockets di James Harden e Chris Paul, che davanti al pubblico amico superano la resistenza, strenue, dei Los Angeles Lakers - privi di Ball, Lopez e Caldwell-Pope - al termine di una splendida gara terminata dopo due overtime. Ospiti che, dopo un primo quarto sostanzialmente dominato dall'attacco dei padroni di casa (44-37 con la solita pioggia di triple a bersaglio), ribalta lo svantaggio piazzando un contro-parziale di 35-21 propiziato dalle giocate prima di Bogut nel pitturato, poi di Randle in penetrazione e di Kuzma e Hart sul perimetro. Chi fatica paradossalmente ad entrare in partita è Ingram, il quale risulterà l'unico del quintetto ospite a non scollinare oltre i venti punti.

L'attacco dei Rockets si inceppa nel secondo periodo, tornando a macinare punti soltanto nella quarta ed ultima frazione: i Lakers si confermano padroni della gara invece nel terzo, sfruttando le forzature di Houston e soprattutto le accelerazioni di Hart e di Ennis. Kuzma e Randle regalano il più 17 (88-71) ai viaggianti, vantaggio che tuttavia non permette ai Lakers di dormire sonni tranquilli: D'Antoni cavalca il quintetto piccolo, toglie ogni punto di riferimento alla difesa di Walton e inizia a bombardare da oltre l'arco con Ariza, Gordon, Paul e, chiaramente, James Harden. La tripla di Kuzma - del più sei a novanta secondi dal termine - sembra scrivere la parola fine all'incontro, ma Ariza ancora dall'angolo ed il gioco da tre punti del barba valgono il pareggio ed il primo overtime. 

Lo stesso Harden è vittima di un problema fisico che non lo farà più rientrare in partita, con Paul che si carica la squadra sulle spalle giocando di fatto tutti gli uno contro uno del compagno di squadra. Ne scaturiscono molti più assist, per Capela sotto canestro, oltre che per i vari Green - decisivo - e Ariza sul perimetro. I Lakers rispondono con Ennis e Hart, ma sono i liberi di Ingram a mandare tutti al secondo prolungamento. Ennis illude i Lakers con il canestro del più 4, prima che Paul ribalti lo svantaggio e chiuda la sfida dalla lunetta. 

Oklahoma City Thunder - Dallas Mavericks 113-116

E' di Dennis Smith Jr. il finale della sfida che premia, a sorpresa, per la seconda volta di fila in poche ore, i Dallas Mavericks. Dopo aver espugnato New Orleans, la squadra di Carlisle vince anche ad Oklahoma City, in volata, centrando la quarta vittoria di fila. Cadono invece i Thunder, rendendo vana l'ennesima tripla doppia stagionale di Russell Westbrook - 38-15-11 - la quale non basta nel finale contro le triple e le giocate del rookie ospite. Dallas in partita fin dal principio, con Barnes e Smith a rispedire al mittente la partenza razzo dei Thunder (8-2). In attacco i padroni di casa si affidano solo ed esclusivamente alla buona vena di Westbrook, mentre dalla parte opposta è molto più corale la distribuzione dei tiri dei Mavericks, che sfruttano Matthews, Barea e Harris per chiudere avanti di tre alla prima sirena (35-32). I Thunder provano a tenere alti i ritmi della gara, ma al contempo di serrare le maglie spalle a canestro: Dallas fatica, mentre sette punti di George e cinque di fila di Anthony contribuiscono al sorpasso Thunder; vantaggio confermato all'intervallo dai liberi dell'ex Pacers e dalle solite zingarate dello zero. 

Smith in penetrazione - Foto NBA.com
Smith in penetrazione - Foto NBA.com

I Mavericks sono tuttavia ancora in partita, mentre Oklahoma City in avvio di ripresa non riesce a dare la spallata definitiva all'incontro. Nowitzki e Kleber accorciano, dimezzando lo svantaggio, prima dei canestri di Barnes ed Harris che impattano a quota 75. Si inizia a creare qualche piccola crepa nell'attacco dei Thunder, soprattutto a difesa schierata, con Westbrook che, nonostante le buone percentuali al tiro, si isola eccessivamente coinvolgendo pochissimo il resto del plotone. In assenza del protagonista di serata, è Felton, da tre, a siglare il più cinque che sembra poter dare l'abbrivio giusto ai Thunder, ma non basta; Nowitzki risponde con la stessa moneta dalla parte opposta. Dallas risponde colpo su colpo ai continui canestri di Westbrook, confermando l'equilibrio più totale in campo (102 pari), prima della tripla di Matthews che spariglia le carte. Grant accorcia per i Thunder, ma è Smith il protagonista assoluto del finale: il rookie stampa due triple di fila in faccia alla difesa di casa, prima della penetrazione con la quale chiude i giochi. A Westbrook non bastano due tentativi da tre per rimediare.