Dopo circa un mese di stop, Stephen Curry torna in campo con una prestazione superlativa nella vittoria casalinga dei suoi Golden State Warriors contro i Memphis Grizzlies. Il numero trenta dei Dubs segna 38 punti, con 13/17 dal campo e 10/13 dall'arco, trascinando i suoi al successo nonostante l'espulsione nel secondo quarto di Draymond Green. Senza Joel Embiid, preservato per il back to back di stanotte contro Phoenix, i Philadelphia 76ers di Brett Brown ottengono una vittoria importante al Pepsi Center di Denver contro i Nuggets di Mike Malone.
Golden State Warriors - Memphis Grizzlies 141-128
Rientrano Steph Curry da una parte e Jamychal Green dall'altra nella sfida della Oracle Arena, e l'avvio di Golden State risente del ritorno dle due volte MVP, che accende la gara con le sue classiche giocate, dà il là a un 10-0 di parziale che è solo un antipasto del resto della contesa e si diverte insieme a Klay Thompson a trivellare dall'arco il canestro avversario. Lo Splash Brother numero due è caldissimo, va a segno da tutte le posizioni, mentre Steph si concede anche qualcha avventura al ferro. Memphis rimane però in partita, tenuta a galla da uno strepitoso Marc Gasol, che approfitta di una difesa non concentratissima dei Warriors. Bene per i Grizzlies anche Tyreke Evans e Kobi Simmons in uscita dalla panchina, mentre dall'altra parte spazio e gloria per Nick Young, Jordan Bell, Shaun Livingston e David West. Dopo un primo quarto chiuso ad altissimo punteggio, sul 40-38, Golden State perde Draymond Green, espulso per doppio tecnico, ma continua a segnare valanghe di canestri, con Thompson on fire e Curry che riprende da dove aveva lasciato. Un paio di stoppate di Bell chiudono il primo tempo, con i Grizzlies sotto 78-67, nonostante le buone prove offensive di Green e Martin. Alla ripresa delle operazioni Golden State cambia ulteriormente marcia, affidandosi a un Curry versione MVP: Steph non sbaglia praticamente un tiro, dando spettacolo insieme ai compagni di squadra, creando una connection particolare con Zaza Pachulia. Per Memphis si fa dura, anche se Marc Gasol continua a crederci, insieme al solito Tyreke Evans. Quando anche Kevin Durant si iscrive alla partita offensivamente, gli ospiti si ritrovano sotto di venti lunghezze, sulla giostra del gioco dei Warriors. I vari Casspi, Livingston e Iguodala amministrano il vantaggio, con Durant che sale ulteriormente di colpi e Jordan Bell pronto a farsi trovare al ferro. L'ennesima tripla di Curry, che manda al bar Gasol, chiude i conti: finale di garbage time, con Davis ed Ennis a ritoccare i propri numeri per i Grizzlies.
Golden State Warriors (29-8). Punti: Curry 38, Thompson 21, Durant 20, Pachulia 17, Bell 11. Rimbalzi: West 11. Assist: Durant 9.
Memphis Grizzlies (11-25). Punti: Gasol 27, Evans 22, Simmons 17, Green 12, Ennis 11, Davis 10. Rimbalzi: Green 8. Assist: Evans 9.
Denver Nuggets - Philadelphia 76ers 102-107
Non c'è Joel Embiid, a riposo, per i Sixers che scendono sul parquet del Pepsi Center: al suo posto il veterano Amir Johnson. Ospiti che danno subito l'impressione di fare sul serio anche senza il camurenese: Saric va a bersaglio dalla lunga distanza, Johnson si batte sotto canestro, Covington si fa trovare al posto giusto e Ben Simmons orchestra il gioco da par suo. Ma per Denver c'è Jamal Murray, che inizia alla grande, tra triple e canestri forzati. Gli dà una mano Gary Harris, solita bomba di energia per coach Malone, che vede Plumlee in difficoltà e Nikola Jokic segnare sotto canestro ma difendere male contro i vari Holmes e Booker. T.J. McConnell scuote dalla panchina Phila, che chiude il primo quarto avanti 29-31, poi è Trey Lyles a cambiare ritmo per Denver, confermandosi in un gran momento di forma. L'ex giocatore degli Utah Jazz accelera in uscita dalla panchina, trovando un partner in Will Barton, comunque positivo nonostante tanti errori al tiro. Il solito Saric e J.J. Redick tamponano l'emorragia per gli ospiti, che rientrano negli spogliatoi sul 61-58, ma vedono scappare via i Nuggets a inizio terzo quarto, quando Gary Harris e ancora Trey Lyles sembrano ipotecare il successo per i padroni di casa. Ma, nel momento più difficile della partita, Philadelphia risponde, con Dario Saric, J.J. Redick e soprattutto con Jerryd Bayless, fin lì assente, che diventa on fire in attacco e ribalta la situazione. Anche T.J. McConnell e Richaun Holmes risultano decisivi nel parziale che manda avanti i Sixers, anche perchè i padroni di casa sbandando vistosamente, provano a rientrare nel finale con Nikola Jokic e Jamal Murray, ma è troppo tardi: nonostante Phila si complichi la vita da solo, Redick e Covington riescono in qualche modo a chiudere i conti.
Denver Nuggets (19-17). Punti: Murray 31, Jokic 19, Harris 17, Lyles 16, Barton 14. Rimbalzi: Jokic 13. Assist: Jokic 6.
Philadelphia 76ers (16-19). Punti: Saric 20, Redick 18, Covington 15, Bayless e Holmes 14, McConnell 10. Rimbalzi: Covington 10. Assist: McConnell 8.