DETROIT PISTONS - SAN ANTONIO SPURS 93-79

Se ti chiami San Antonio Spurs, non puoi uscire dal parquet al 48' avendo realizzato la miseria di 79 punti e tirato con il 36% dal campo ed il 19% dall’arco. E' una figuraccia, bella e buona. I texani di fatto non sono mai in partita, apparsi in balìa dell'avversario sin dalle prime battute del match. Coach Popovich non trova la 'pozione magica', quella formula adatta per disinnescare l'organizzazione dei Pistons - soprattutto difensiva - e va alla deriva fallendo l'avvicinamento agli Houston Rockets, attualmente secondi ad Ovest. Agli Spurs non basta neanche l'apporto di Kawhi Leonard (18 punti, tornato a disposizione dopo il riposo osservato nella precedente gara), e neppure la doppia doppia che confeziona LaMarcus Aldridge (15+11). Detroit parte con le marce alte, chiude il primo quarto sul 25-13 e mantengono la testa della gara per tutto il suo corso. Andre Drummond è il dominatore del pitturato, chiudendo il match con 17 punti e 21 rimbalzi. La serata scarsa al tiro degli avversari è un invito a nozze per il lungo con lo 'zero' sulle spalle, il quale in alcune frangenti del match ha letteralmente giganteggiato tra le maglie neroargento. Reggie Bullock ne segna 22, a cui si aggiungono i 20 di Luke Kennard, entrambi al massimo in carriera, testimonianza del fatto che i Pistons hanno un signor roster in grado di non far sentire le assenze di due titolarissimi, quali Reggie Jackson e Avery Bradley (quest'ultimo potrebbe ritornare alla prossima).

Detroit Pistons - Punti: Bullock 22, Kennard 20, Smith 18. Rimbalzi: Drummond 21. Assist: Drummond 6.

San Antonio Spurs - Punti: Leonard 18, Aldridge 15, Forbes 10. Rimbalzi: Aldridge 11. Assist: Mills 4.

NEW ORLEANS PELICANS - NEW YORK KNICKS 103-105

A tre minuti e spiccioli dalla fine la gara sembrava già scritta con i Pelicans avanti di sette punti ed ormai diretti verso la vittoria. I Knicks erano vicini a perdere l'ennesima gara in trasferta, ed invece ci ha pensato il fuoriclasse lettone Kristaps Porzingis a prendere per mano i suoi ed a condurli verso i porti felici della vittoria. PorzinGod realizza 7 dei suoi 30 punti totali di serata consecutivi nelle ultime battute della contesa, permettendo alla franchigia newyorchese di rientrare a contatto degli avversari ed operare il sorpasso proprio negli ultimi secondi. Finale thriller, con Anthony Davis - autore di 31 punti, 9 rimbalzi e 5 stoppate - che sbaglia l'ultimo tiro, quello del possibile controsorpasso e vittoria. DeMarcus Cousins esce dal campo a testa bassa, seppur abbia una statline di tutto rispetto: 29 punti, 19 rimbalzi e 4 assist. Tutta la differenza del mondo l'ha fa la voglia pazza di portare a casa una vittoria esterna dei Knicks, i quali restano in partita per tutto l'arco del match - grazie anche all'apporto della panchina, 15 di Beasley, 8 a testa di Ntilikina ed O'Quinn - per poi affidarsi anima e corpo al fuoriclasse lettone che da solo o quasi riesce a strappare la W, importante in ottica rincorsa ai playoff.

New Orleans Pelicans - Punti: Davis 31, Cousins 29, Holiday 13. Rimbalzi: Cousins 19. Assist: Rondo 12.

New York Knicks - Punti: Porzingis 30, Jack 15, Beasley 15. Rimbalzi: Kanter 9. Assist: Jack 7.