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NBA - Air Canada Center confermato fortino della lega; Phoenix Suns più organizzati dei Kings; Golden State troppo tranquilla contro un Dwight Howard versione tempi Magic

NBA - I Toronto Raptors fanno 13-1 nelle mura casalinghe, andare a giocare in Canada ormai è diventato un incubo per chiunque. I Phoenix Suns vengono trascinati da Devin Booker nel quarto quarto, mentre Howard decide di schiaffeggiare gli Warriors dominando l'area e la partita in lungo e in largo

NBA - Air Canada Center confermato fortino della lega; Phoenix Suns più organizzati dei Kings; Golden State troppo tranquilla contro un Dwight Howard versione tempi Magic
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Di Matteo Ferraresi

Atlanta Hawks vs Toronto Raptors 98-111

 

Air Canada Center che ospita gli Hawks di Marco Belinelli, che devono affrontare la squadra con il miglior record casalingo 12-1. Per questo motivo Atlanta trova difficoltà nel reggere il ritmo dei padroni di casa, che prendono vantaggio e lo mantengono per tutta la gara, senza apparenti difficoltà. A guidare il tutto è il solito DeMar DeRozan che mette a segno 25 punti, conditi anche da due (insolite) bombe da tre, non certo la specialità del gioiello militante nella franchigia canadese. A fare la differenza è stata la panchina Raptors, grazie in particolare a Delon Wright (13 punti, 7 rimbalzi, 3 stoppate) e Jakob Poeltl (6 punti, 10 rimbalzi, 3 stoppate); e l’alta attenzione difensiva nonostante il costante vantaggio, che ha portato a 18 palle perse per gli Atlanta Hawks. Per questi ultimi a parte la prestazione del giovane Taurean Prince, andato in doppia doppia (30 punti, 10 rimbalzi, 2 stoppate), il resto della squadra non si è dimostrata all’altezza della partita. A deludere è soprattutto il play di Atlanta, Dennis Schroder, che mette a segno si 14 punti con 9 buoni assist, ma la percentuale al tiro è decisamente da dimenticare: 30% con 6 su 20 dal campo.

 

Atlanta Hawks: Punti Prince 30, Schroder/Belinelli 14, Collins 11; Rimbalzi Prince 10, Ilyasova/Collins 8; Assist Schroder 9, Taylor 4

 

Toronto Raptors: Punti DeRozan 25, Valanciunas 13, Lowry 12; Rimbalzi Valanciunas 11, Poeltl 10, Wright/Siakam 7; Assist DeRozan/Lowry 5

 

 

Phoenix Suns vs Sacramento Kings 111-101

 

Le due squadre arrivano entrambe da vittorie frizzanti: Sacramento, riuscita a battere i Cleveland Cavaliers di LeBron James, grazie ad un Vince Carter ringiovanito per un giorno; Suns che invece strappa l’ultima vittoria contro i Memphis Grizziels all’ultimo respiro, su alley-opp concluso ferocemente da Tyson Chandler. Il centro di Phoenix in questa partita fa il suo lavoro a rimbalzo (11), mancando però in fase realizzativa (6 punti). Per quel che riguarda Vince Carter invece, il quarant’enne viene lasciato a riposo da coach Dave Joerger.

La Partita rimane molto equilibrata fino al quarto quarto, dove esce Devin Booker che decide la gara con i suoi 12 punti nel periodo. Nella partita terminerà con 26 punti, così come TJ Warren, che oltre ai ventisei punti aggiunge una buona prestazione a rimbalzo (10). I due giocatori trascinano alla vittoria i Phoenix Suns che dimostrano un’identità, al contrario dei Kings che perdono il pallino della gara proprio sul finale. Forse dovuto al fatto che non ci sia un vero e proprio riferimento offensivo: il migliore in fase realizzativa è Zach Randolph con 14 punti, seguito da Bogdan Bogdanovic a 13 e dietro a ruota Hill, Hield, Temple e Labissiere tutti a 12 punti.

 

Phoenix Suns: Punti Warren/Booker 26, Chriss 14; Rimbalzi Chandler 11, Warren 10, Chriss 8; Assist Canaan 6, Chriss/Ullis 4

 

Sacramento Kings: Punti Randolph 14, Bogdanovic 13; Rimbalzi Cauley-Stein 9, Koufos 5; Assist Mason/Temple 5

 

Charlotte Hornets vs Golden State Warriors 111-100

 

Nella notte in cui Steph Curry sembrava dovesse tornare, gli Charlotte Hornets vanno a prendersi uno dei risultati più importanti. La partita parte subito a mille, con le due squadre che si rispondono senza esclusione di colpi. Ma è Dwight Howard a dirigere l’avanzata offensiva della squadra di Charlotte. “Superman is in the building!” direbbero i più appassionati dell’ex Orlando Magic; il 12 degli Hornets mette a segno 29 punti, con un 10 su 15 al tiro. Va piuttosto bene anche dalla lunetta: 75% con 9 liberi messi a referto sui 12 tentati. Oltre alla fase realizzativa, come sempre domina nella sua specialità, i rimbalzi, e ne colleziona 13 di cui 5 offensivi. Se vogliamo, possiamo metterci anche i 7 assist, prestazione decisamente entusiasmante per Howard che sembra aver trovato di nuovo la condizione a Charlotte. Oltre a D12, gli Hornets si appoggiano al solito Kemba Walker che non tira benissimo nella serata, ma mette i punti necessari nel momento in cui la squadra manca di soluzioni (16 punti per Walker). Golden State ha da recriminare a se stessa le troppe palle perse nella gara e forse un po’ di sufficienza nell’affrontare la gara. Draymond Green fa un grandissimo lavoro di assistenza ai compagni, con ben 16 assist, conquistando anche 11 rimbalzi. Oltre a Green vi sono i soliti Klay Thompson e Kevin Durant, il primo con una buonissima prestazione nel primo quarto, l’altro che dà il meglio di se sul finale per recuperare: Klay finisce con 24 punti, mentre Durant ne mette a segno 27.

 

Charlotte Hornets: Punti Howard 29, Walker 16, Batum 15; Rimbalzi Howard 13, Kaminsky/Lamb 6; Assist Howard 7, Batum 6, Walker 5

 

Golden State: Punti Durant 27, Thompson 24; Rimbalzi Green 11, Pachulia 7, West/Iguadala 6; Assist Green 16, Durant 6