Quinta sconfitta consecutiva per gli Houston Rockets di Mike D'Antoni che, dopo il clamoroso harakiri di Boston, cadono nella notte NBA anche alla Capital One Arena di Washington, contro i Wizards di Scott Brooks. Vincono ancora invece i Chicago Bulls, grazie ai 60 punti in due di Lauri Markkanen e Nikola Mirotic, che allo United Center stendono gli Indiana Pacers, orfani del loro leader Victor Oladipo. 

Washington Wizards - Houston Rockets 121-103

Rientra Chris Paul, ma non Clint Capela, nel quintetto base di Mike D'Antoni a Washington, con P.J. Tucker a completare uno starting five composto di soli esterni. I Rockets partono discretamente, trovando triple da Chris Paul e Ryan Anderson, ma le palle perse di James Harden alimentano il contropiede dei Wizards, rapidissimi nell'arrivare al ferro con John Wall e Bradley Beal. Otto Porter inizia la sua partita da realizzatore seriale, e i texani sono costretti a inseguire, affidandosi alle lune di un Harden svogliato, mentre Chris Paul è maggiormente sotto controllo. Il solito Eric Gordon scuote Houston dalla panchina, ma è la second unit dei padroni di casa a fare la differenza, grazie a Tomas Satoransky (gran schiacciata in penetrazione), Jodie Meeks e Kelly Oubre. Il nuovo arrivato Gerald Green si mette in luce per D'Antoni, andando più volte a bersaglio dall'arco e tenendo i Rockets in linea di galleggiamento insieme a Ryan Anderson. Ancora Paul e Harden riavvicinano i texani prima della fine del tempo, ma Wall e Beal non sbagliano un colpo, mandando le due squadre negli spogliatoi sul 59-48. Una decina di punti di vantaggio per Washington, che gestisce il gap anche nel terzo quarto, sfruttando nuovamente le palle perse avversarie, con un Bradley Beal chirurgico al tiro e un Otto Porter uomo ovunque, devastante a tutto campo. La difficile serata al tiro di Anderson, Ariza e Paul complica i piani di rimonta di Houston, che si affida a un Harden stanco dopo le fatiche del Garden e trova punti inattesi ancora da Gerald Green, oltre che dal solito Eric Gordon. Ma i Rockets vanno definitivamente k.o. tra la fine del terzo quarto e l'inizio del quarto, trafitti dalle triple di Porter, Beal, Wall e Kelly Oubre, ritrovandosi in un niente sotto di una trentina di punti. D'Antoni riconosce la sconfitta e manda dentro seconde e terze linee, Brooks lo imita poco dopo a risultato ormai acquisito. 

Washington Wizards (20-16). Punti: Porter 26, Beal e Oubre 21, Wall 17, Meeks 13. Rimbalzi: Morris 9. Assist: Porter 7

Houston Rockets (25-9). Punti: Harden 20, Green 18, Gordon 16, Black 10. Rimbalzi: Anderson e Black 12. Assist: Paul 6.

Chicago Bulls - Indiana Pacers 119-107 

Non c'è Victor Oladipo nel quintetto di partenza di Nate McMillan allo United Center, sostituito da Lance Stephenson, mentre dall'altra parte c'è Jerian Grant per Kris Dunn. Bulls che in avvio si affidano a Robin Lopez, dominante sotto canestro, mentre Indiana trova punti prima da Thaddeus Young e poi da Myles Turner, ma è subito costretta a rincorrere, perchè i padroni di casa imprimono un alto ritmo alla gara. Lauri Markkanen dimostra di non essere solo un tiratore, Justin Holiday di non aver paura, e spetta dunque a Darren Collison mantenere in linea di galleggiamento gli ospiti. Chicago accelera ulteriormente con l'ingresso in campo della second unit: Nikola Mirotic segna tre triple in un lampo, David Nwaba non fa mancare il suo contributo, Bobby Portis fa a fette la difesa in transizione avversaria, e Indiana deve rincorrere sotto di una quindicina di lunghezze. Cory Joseph e Joe Young tamponano l'emorragia per Nate McMillan, insieme a uno spento Bogdanovic e a Domantas Sabonis, mentre Lauri Markkanen sale al proscenio sul finire del tempo (64-52 all'intervallo lungo). Il finlandese dà spettacolo anche a inizio terzo quarto, tra triple, schiacciate a rimbalzo offensivo e canestri dopo aver messo palla per terra. Il solo Collison non può bastare a Indiana per reggere l'urto dei Bulls che, avanti di una ventina di lunghezze, giocano con le marce. Prima subiscono il ritorno di pura voglia di Lance Stephenson e Domantas Sabonis, poi si scatenano nuovamente con un Mirotic tirato a lucido, esiziale dall'arco. A Chicago non resta dunque che gestire gli ultimi minuti, ed è Jerian Grant a mettere la griffe sulla decima vittoria nelle ultime dodici gare della squadra di Fred Hoiberg.

Chicago Bulls (13-22). Punti: Markkanen 32, Mirotic 28, Lopez e Portis 12, Grant e Holiday 11. Rimbalzi: Markkanen, Grant e Portis 7. Assist: Grant 12. 

Indiana Pacers (19-17). Punti: Collison 30, Stephenson 18, Sabonis 14, Turner 13, Joseph 10. Rimbalzi: Stephenson e Sabonis 9. Assist: Collison 5.