I Golden State Warriors portano a casa il primo re-match contro i Cleveland Cavaliers dopo la finale vinta cinque mesi fa che è valsa il secondo anello in tre anni per la franchigia della Baia di San Francisco. Sul parquet della Oracle Arena i campioni del mondo in carica hanno sfoderato una prestazione non esattamente esaltante sul piano offensivo, ma sono riusciti a tenere a bada i rivali delle ultime tre stagioni con un grandissimo lavoro nella propria metà campo soprattutto nei possessi finali, in cui è prevalsa la voglia di vincere e di regalarsi un bel Natale da parte di Draymond Green e Kevin Durant. Per quest'ultimo non è stata una grandissima gara, così come non lo è stata per LeBron James dall'altra parte, ma a decidere la partita, oltre alla gran difesa degli uomini allenati da Steve Kerr nel finale, anche i tanti punti messi in contropiede e soprattutto nel pitturato avversario. Un dato che va in controtendenza anche unito a quello relativo alla percentuale da tre punti, che avrebbe potuto premiare Cleveland. Ma alla fine, vince Golden State 99-92.
Si comincia a ritmo forsennato ma anche con tanti errori da entrambe le parti, il primo canestro è una tripla di Crowder dopo due minuti. Golden State entra malissimo in partita, anche Calderon segna da fuori ed è 6-0 prima del layup di Green. Si accende alla sua maniera Thompson con due triple in fila, lo fa anche LeBron con la bimane, manca solo Durant ma non tarda ad arrivare: la sfida entra definitivamente nel vivo, e la tripla senza ritmo di James ne è la prova. Clima caldo anche se è Natale, KD sale di colpi ma Love mette la tripla del primo allungo Cavs. Kerr chiama timeout, Thompson riprende a segnare ma entra in scena anche Wade con punti pesanti nel finale di quarto in cui entrano anche le presunte seconde linee. LBJ e Durant a segno da sotto, Korver spara da fuori ed è 28-24 Cavaliers al primo break.
In avvio di secondo quarto si assiste alla rinascita dei Warriors che si affidano soprattutto a Durant, dall'altra parte Cleveland manda James a sedere e punta sul carisma di Wade, ma sul parquet c'è ancora Thompson, e si vede. Salgono in cattedra le difese, Golden State paga basse percentuali al tiro pesante ma i Cavs non ne approfittano: McCaw scappa in terzo tempo, Love risponde con la tripla e riparte la giostra anche con il jumper di Durant. Si iscrive alla partita anche Bell, KD trova la tripla e i Warriors sono in vantaggio e per la prima volta in controllo della gara sui due lati del campo: Casspi corre in contropiede e scrive +5. La continuità offensiva di Cleveland del primo quarto è un lontano ricordo, Crowder segna da tre ma Casspi segna in lunetta: si torna negli spogliatoi con Golden State avanti 46-44.
Il trend del finale di secondo quarto si prolunga anche all'uscita dagli spogliatoi, equilibrio che regna sovrano, sprazzi di grande Golden State ma Cleveland non molla e si affida alle sue migliori armi. Si fa fatica soprattutto in attacco da entrambe le parti per una gara dal punteggio incredibilmente basso, poi Kerr si affida all'energia di Bell ma Love non vuole far scappare gli avversari. Le due squadre scollinano a metà terzo quarto in perfetta parità e soprattutto senza picchi da parte dei loro fenomeni, poi si accende ancora il numero 0 di casa Cavs ed è sorpasso. Sono i punti in contropiede la chiave di casa Warriors, Casspi esegue e poi difende da leone, i padroni di casa spingono e si affidano all'energia di Iguodala: +6. Love lotta sotto canestro e tiene a galla i suoi, è 71-67 Golden State all'ultimo break.
Cleveland ha l'obbligo di restare in partita nei primi possessi del quarto periodo, James lo sa e spara la bomba del -1 ma Green replica subito. La gara entra nel vivo, Iguodala non ne è mai uscito e Wade vuole rientrarci con un gran canestro: è il momento dei grandi veterani, Flash infila la bomba, è ancora Dray a replicare. Fase della gara che può diventare topica, Green stoppa Tristan Thompson prima della fuga in contropiede di Durant: Lue non può non fermare la partita. Passaggio a vuoto di James, ancora Green e KD puniscono il Re e piazzano il +9, rispondono Love e Crowder dagli angoli per tenere in vita i Cavs. Il ciclone Bell punisce la molle difesa di Cleveland, Wade trova la magata e LeBron risorge per pareggiare a quota 92. Finale al calor bianco, Thompson trova una gran tripla e Durant difende alla morte (con fallo?) su James per ben due volte, l'istant replay sorride a Golden State e Klay la chiude ai liberi.