Partita interessante, che probabilmente regalerà più di un'emozione agli appassionati e che vede due squadre che presentano molti aspetti tecnici e non che le accomunano. Un progetto che guarda al medio-lungo termine, un nucleo di giovani stelle a guidare due roster di grande interesse e la voglia di poter, presto o tardi dire la propria sulla corsa al titolo della Western Conference, sono solo alcuni dei punti in comune delle due squadre che si daranno battaglia stanotte allo Staples Center di Los Angeles. I Minnesota Timberwolves stanno compiendo finalmente, dopo anni e anni di delusioni, la stagione tanto attesa che, verosimilmente, potrà significare playoff e interromperà il più lungo digiuno di post season dell’NBA contemporanea. I Lakers da questo punto di vista si trovano ancora qualche passo indietro rispetto agli avversari, all’interno di una stagione che difficilmente li vedrà giocare oltre l’inizio di aprile, ma che tuttavia sta lanciando segnali importanti rispetto alle ultime disastrose annate.
Tante, troppe sconfitte per i giallo viola, che tuttavia stanno continuando a mostrare miglioramenti sensibili anche grazie all’impatto delle loro giovani stelle. Parlando di giovani ecco introdursi da sé la prima notizia di questa partita: Lonzo Ball, rookie e playmaker titolare della squadra, non prenderà parte alla contesa, a causa di una distorsione alla spalla che verrà rivalutata in settimana. Un vero peccato per un giocatore che, dopo un inizio di stagione complesso, ha ormai iniziato a prendere per mano la propria squadra, trascinandola a suon di giocate all-around, che da sempre caratterizzano la pallacanestro di Lonzo. Sarà della partita invece l’altro rookie dei Lakers, quel Kyle Kuzma che al momento rappresenta la notizia più lieta della stagione Lakers: scelto alla numero 27 dello scorso draft, Kuzma ha fin da subito fatto vedere di essere assolutamente pronto al salto NBA, dominando la summer league e giocando una pallacanestro celestiale per intelligenza, versatilità e continuità in questi primi mesi di regular season. Tante le note liete in casa Lakers se si guarda con un occhio rivolto al futuro, ma ancora tante problematiche da risolvere per coach Walton in termini di continuità di rendimento, necessaria quest'ultima per raggiungere la post season in una western conference sempre più competitiva, sperando nei botti di mercato auspicati per la prossima free agency estiva.
Dall’altro lato una squadra che si trova, come già detto in una situazione simile, ma qualche step più avanti nella fase di sviluppo di un team competitivo e sufficientemente solido. Dopo aver passato una decade abbondante nel limbo che va dalla mediocrità al disastro qualcosa ha iniziato a muoversi in quel di Minnesota, dapprima con l’arrivo delle sue giovani stelle dal draft, successivamente con l’arrivo di Tom Thibodeau e di Jimmy Butler nella scorsa estate. Proprio l’aggiunta dell’ex Chicago Bulls, e di altri innesti quali Jeff Teague e Taj Gibson, ad un roster già competitivo, pare aver portato quell’esperienza, quella leadership e quella consistenza difensiva necessaria per ricoprire quel quarto spot ad est che i Timberwolves mantengono da quasi tutta la stagione con una certa solidità. Una solidità che potrebbe significare l’interruzione del digiuno da playoff che ormai a Minneapolis è una costante dal 2004.
Le due compagini arrivano alla partita in maniera molto diversa: da una parte i T-Wolves vengono da un buon momento di forma che gli ha permesso di acciuffare 7 vittorie nelle ultime 10 partite, dall’altra i Lakers vengono da una sequela di buone prestazioni per team effort e personalità, ma che hanno fruttato solo tre vittorie nelle ultime 10, di cui più di una persa negli ultimi secondi di partita o all’over-time. In generale tuttavia due squadre di ottimo livello, in una cornice come pochissime altre come lo Staples Center di Los Angeles, per una Christmas Night che ci regalerà tantissime emozioni, come di consueto per l’NBA in questa data.