La maratona del giorno di Natale dedicato all'NBA prende il via al Madison Square Garden di New York, dove si affronteranno, alle ore 18 ora italiana (diretta Sky Sport), i Knicks di Jeff Hornacek e i Philadelphia 76ers di Brett Brown, in una sfida in cui non mancherà il talento giovane, tra due squadre che si contendono un posto per i playoffs della Eastern Conference. 

Se i Philadelphia 76ers stanno finalmente ottenendo discreti risultati, nonostante un ultimo periodo contrassegnato da diverse sconfitte, dopo aver ammassato per anni giocatori di grande prospettiva, i New York Knicks non erano attesi a una stagione positiva. Dopo l'addio di Carmelo Anthony, la rottura con Phil Jackson come presidente, le lune del proprietario James Dolan, gli addetti ai lavori immaginavano una regular season da tanking per la franchigia della Grande Mela. E invece Jeff Hornacek è riuscito a dare un'identità tecnica alla sua squadra, anche dal punto di vista difensivo, costruendo un gruppo il cui leader tecnico è senza dubbio Kristaps Porzingis, l'unicorno lettone ormai idolo incontrastato del pubblico del Madison Square Garden. 17-15 il record di New York, molto bene in casa, meno in trasferta, squadra relativamente giovane, che ha in Tim Hardaway il secondo violino offensivo. L'ex giocatore degli Atlanta Hawks non sarà però in campo stasera, per i postumi di un infortunio non ancora smaltito. Al suo posto Lance Thomas, per un quintetto inizialmente pesante, con Porzingis e il turco Enes Kanter a completare il frontcourt. Il veterano Jarrett Jack e l'ordinato Courtney Lee compongono invece il reparto di dietro. I Knicks non amano correre, ma il loro attacco a metà campo è nettamente migliorato rispetto alla scorsa stagione: la palla si muove più velocemente, il triangolo è stato sostanzialmente abbandonato dopo il siluramento di Phil Jackson, e lo stesso Porzingis è cercato molto di più in situazioni di post. Importante anche la panchina, che ha in Michael Beasley un giocatore capace di tutto, nel bene e nel male, e in Doug McDermott e Kyle O'Quinn giocatori di ruolo consapevoli dei propri limiti. Il rookie Frank Ntilikina sta crescendo gradualmente tra lo scetticismo generale, laddove Ron Baker è già un giocatore di culto per i tifosi dei Knicks, tornati a sentirsi parte di un progetto tecnico e non di un circo dopo anni travagliati.

Ospiti, i Philadelphia 76ers di Brett Brown, tra le squadre più intriganti dell'intera lega, non foss'altro per la presenza in campo di Joel Embiid e Ben Simmons. Il camurenese è un lungo incredibilmente dominante, sia in attacco, dove può segnare persino dall'arco, che in difesa. Reduce da lunghissimi infortuni, Embiid - The Process - è il volto della Phila che vuole tornare ai playoffs. Unico punto interrogativo, le sue condizioni fisiche, sia nell'immediato (partite e minuti contingentati) che nel lungo periodo. L'altra attrazione dei Sixers è senza dubbio rappresentata da Ben Simmons, australiano scelto alla numero uno nel Draft del 2016, costretto a saltare l'intera scorsa stagione per un infortunio al piede. Ora il prodotto da Louisiana State gioca da rookie, ma i suoi numeri non sono quelli di una normale matricola: triple doppie e prestazioni complete hanno sinora caratterizzato la regular season di Simmons, giocatore comunque ancora acerbo e per certi versi atipico, non in possesso di un reale tiro in sospensione, ma abilissimo nell'attaccare il canestro e nel trovare passaggi da trasformare in canestro per i compagni di squadra anche in situazioni improbabili. Su di lui l'etichetta di nuovo LeBron James, eccessiva, ma che rende l'idea di quale siano le aspettative che lo accompagnano. Ma è tutta Philadelphia ad essere attesa a grandi cose, se si considera che la prima scelta dell'ultimo Draft, Markelle Fultz, non si è praticamente ancora visto a causa di un infortunio alla spalla, e che il croato Dario Saric è solo la terza opzione offensiva di una squadra a cui non manca il talento. In dubbio per stasera J.J. Redick, veterano e tiratore, che potrebbe essere rimpiazzato da Jerryd Bayless. Dalla panchina spazio a T.J. McConnell, playmaker tascabile, alla fisicità di Richaun Holmes e Trevor Booker, alla verve di Luwawu-Cabarrot. Knicks contro Sixers, un classico d'altri tempi che apre il Natale 2017.