Charlotte Hornets - New York Knicks 109-91 

Tutto relativamente facile per gli Charlotte Hornets di Kemba Walker che, davanti al pubblico amico, hanno la meglio dei New York Knicks privi di Kristaps Porzingis. Tutto si risolve nel primo tempo, quando nonostante una buona partenza con Jack e Beasley, New York cede il passo al ritorno dei padroni di casa, trascinati da Howard sotto le plance e da Kidd-Gilchrist. Il parziale a cavallo dei primi due quarti spacca in due la contesa, con Bryant III prima e Kaminsky successivamente che consentono a Charlotte di prendere il largo nel punteggio fino a superare i venti punti di vantaggio. I Knicks riescono ad avere qualcosa nel finale da Beasley e Kanter, ma sostanzialmente non impensieriscono mai la leadership degli Hornets. La parola fine sull'incontro arriva ad inizio terzo quarto, quando Kidd-Gilchrist ancora e le triple di Williams e Kaminsky danno a Charlotte il più ventisei. Gara in ghiaccio e garbage time utile solo a rifinire tabellini e punteggio. 

Atlanta Hawks - Miami Heat 110-104

Tornano alla vittoria anche gli Atlanta Hawks di Mike Budenholzer e Dennis Schroder, i quali alla Philips Arena superano i Miami Heat di coach Spoelstra decimati dalle assenze di Whiteside, Winslow e soprattutto Dragic. Ciò nonostante il primo tempo è bello ed equilibrato, con Prince e Schroder da una parte, in compagnia di un positivo Bazemore, a tentare l'allungo per i padroni di casa, ma gli Heat rispondono presenti grazie a Richardson e Waiters. Anche Johnson prova a non far sentire l'assenza del play sloveno, ma a lungo andare le cortissime rotazioni ospiti faranno la differenza in negativo. Il layup di Schroder da un punto di vantaggio all'intervallo agli Hawks, che in avvio di ripresa alzano i ritmi della sfida e scappano via nel punteggio: il break decisivo arriva nel ventre del terzo quarto, quando Ilyasova, Prince e Schroder piazzano il 12-2 che consente ad Atlanta di mantenere il margine intatto fino al termine. Soltanto nel finale i padroni di casa tirano il freno a mano troppo presto, lasciando a Richardson, Johnson e Waiters la possibilità di accorciare fino al -4 prima ed al -1 successivamente. E' Bazemore, però, per due volte, a togliere le castagne dal fuoco per gli Hawks e firmare la vittoria di Atlanta.