Al termine di una gara esaltante, i Boston Celtics di Brad Stevens superano gli Indiana Pacers di Nate McMillan alla Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis. Finale da brividi, con Victor Oladipo che completa la rimonta dei padroni di casa, prima che Irving, Smart e Rozier capovolgano nuovamente l'esito dell'incontro con triple e palle rubate. Sesta vittoria consecutiva dei Chicago Bulls di Fred Hoiberg, che allo United Center regolano in volata i Philadelphia 76ers di Brett Brown, per l'occasione orfani di Joel Embiid. 

Indiana Pacers - Boston Celtics 111-112 

Quintetti confermati a Indianapolis, con gli ospiti ancora senza Marcus Morris, ma protagonisti di una partenza sprint, che li porta subito sul 9-15 in pochi minuti. Splendido Jayson Tatum per i biancoverdi, a bersaglio dalla media distanza e al ferro, imitato dal giovane compagno di squadra Jaylen Brown. Irving e Horford fanno il resto, mentre Indiana sta a guardare, sotto 21-38 dopo il primo quarto. Anche Smart, Theis e Ojeleye contribuiscono dalla panchina di Stevens, che vede però i suoi calare di intensità nel secondo quarto, quando Lance Stephenson e Domantas Sabonis provano a rimettere in carreggiata Indiana. Bojan Bogdanovic e uno scatenato Victor Oladipo chiudono in parte il gap con i Celtics, mentre Myles Turner è in serata no. All'intervallo lungo Boston è avanti 47-62, con un paio di accelerazioni di Irving a ristabilire le distanze prima e dopo il rientro negli spogliatoi. Ospiti che paiono in grado di controllare la reazione dei Pacers, firmata ancora Oladipo, Thaddeus Young e Darren Collison, imprendibili in contropiede dopo un paio di brutte palle perse degli avversari. Nonostante la reazione, Indiana rimane sempre a una decina di lunghezze di distacco, anche perchè Tatum è quasi perfetto al tiro, Al Horford si fa sentire quando conta e Kyrie Irving sale di giro. Theis, Rozier e Larkin sembrano chiudere i conti con la second unit, ma ancora una volta Sabonis e Stephenson riaprono la sfida, preparando la strada a uno show finale di Victor Oladipo, che non solo pareggia a quota 100, ma poi allunga per i Pacers fino a cinque lunghezze di vantaggio. Qui la gara pare finuta, perchè i padroni di casa non sbagliano dalla lunetta, ma due triple folli di Kyrie Irving, un gran canestro di un fantastico Marcus Smart valgono il 111-110 a pochi secondi dal gong. Sull'ultima rimessa di Indiana, Bogdanovic pasticcia e si fa intercettare il passaggio da Terry Rozier, al ferro per il controsorpasso: a Collison non basta andare vicino al bersaglio grosso da centrocampo per ribaltare ancora il risultato. 

Indiana Pacers (17-14). Punti: Oladipo 38, Sabonis 18, Collison 15, Young 13, Stephenson 11, Bogdanovic 10. Rimbalzi: Young e Sabonis 7. Assist: Stephenson e Joseph 3. 

Boston Celtics (26-7). Punti: Irving 30, Tatum 16, Smart 15, Horford 14, Brown 13. Rimbalzi: Horford 10. Assist: Horford 9.

Chicago Bulls - Philadelphia 76ers 117-115

Rientra Lauri Markkanen per i Bulls allo United Center, e Mirotic si accomoda in panchina, mentre dall'altra parte Joel Embiid viene preservato per la seconda gara del back to back: al suo posto coach Brown schiera in quintetto l'esperto Amir Johnson. Bene i Sixers in avvio, con Dario Saric e Ben Simmons sugli scudi, ma quella di Chicago è una gara di parziali. I padroni di casa rispondono con Dunn e Justin Holiday, anche grazie alla scossa data dall'entrata in campo di Nikola Mirotic. Il punteggio rimane a lungo in altalena: Richaun Holmes e T.J. McConnell portano punti dalla panchina per Phila, Ben Simmons attacca il ferro con il consueto strapotere atletico, mentre dall'altra parte Denzel Valentine, Robin Lopez e David Nwaba rispondono per le rime. Ancora Holiday e Dunn chiudono il primo tempo sullo score di 67-59, e alla ripresa delle operazioni lo spartito non cambia. Parziali e controparziali, stavolta griffati da Lauri Markkanen e Dario Saric contribuiscono a una gara divertente, sempre sul filo dell'equilibrio. Il finlandese mostra lampi del suo talento, il croato è invece già più solido, prende per mano Phila e insieme a Simmons prima resiste alla bufera scatenata da Nikola Mirotic, poi allunga deciso insieme a Jerryd Bayless e Robert Covington. Sembra il momento chiave della gara, perchè è Sixers si ritrovano avanti di nove lunghezze nella seconda metà del quarto quarto, ma staccano troppo presto le mani dal manubrio. I Bulls reagiscono d'orgoglio, con una tripla di Markkanen, almeno un paio di gran giocate di Kris Dunn, con l'energia di Bobby Portis e il talento di Mirotic. Tanto basta per il sorpasso definitivo: nonostante gli ultimi sforzi di uno splendido Saric, Philadelphia non trova il canestro dell'overtime con Simmons, che chiude un'altra grande prestazione a un solo assist dalla tripla doppia. 

Chicago Bulls (9-20). Punti: Dunn e Mirotic 22, Holiday 20, Portis 12, Markkanen, Valentine e Nwaba 10. Rimbalzi: Mirotic 13, Portis 10. Assist: Dunn 6. 

Philadelphia 76ers (14-15). Punti: Saric 27, Simmons 19, Holmes 14, Redick 12, McConnell 11, Bayless 10. Rimbalzi: Simmons 11. Assist: Simmons 9.