Cleveland Cavaliers - Atlanta Hawks 123-114

E' un LeBron James più altruista del solito quello che trascina nella notte al successo i suoi Cleveland Cavaliers. L'attacco dei vice campioni in carica gira a meraviglia, soprattutto da oltre l'arco, dove i vari Calderon, Love e Korver beneficiano dei 17 assist di James - massimo in carriera eguagliato - per mettere a bersaglio 20 triple (con il 53% al tiro) e travolgere gli Atlanta Hawks al The Q. Eppure il primo quarto sembrava presagire una gara equilibrata, con Schroder, Prince ed Ilyasova a rispondere a tutte le iniziative dei padroni di casa. Alle triple dei Cavs rispondono gli ospiti con il play tedesco e non solo, abile nel coinvolgere Bazemore, Belinelli e Bembry per il 31 pari di fine primo quarto. Il problema degli Hawks è tuttavia difensivo, perché il 31 viene bissato dai Cavs anche nel secondo parziale, mentre l'attacco di Atlanta viene limitato a soli 17 punti all'attivo: Korver bombarda ripetutamente da oltre l'arco, Love rifinisce l'opera sempre grazie agli assist di James in regia (62-48 all'intervallo). 

James rifila il colpo di grazia agli Hawks in avvio di ripresa e, in collaborazione con Love e Crowder, firma il più 21 Cleveland. Prince e Bazemore provano a riportare a galla gli ospiti, ma l'attacco dei Cavs gira a meraviglia per impensierire il vantaggio costruito. Gli ultimi venti minuti di gara sono puro garbage time, con Korver e compagni che continuano a tenere altissime le percentuali al tiro da tre non consentendo, se non nel finale, ad Atlanta di accorciare il gap fino al -8 conclusivo. 

Detroit Pistons - Denver Nuggets 84-103

Settima sconfitta di fila per i Detroit Pistons di Drummond e compagni, che davanti al pubblico amico crollano anche contro i Denver Nuggets. Periodo di forma più che negativo per la squadra di Van Gundy, che approccia male e finisce peggio, come al solito, nel terzo quarto, condizionando definitivamente l'esito della sfida. Intensità e ritmo già diversi in avvio di gara, quando Chandler firma il primo allungo sull'11-5. Bradley e Jackson sono gli unici che provano a cucire lo strappo creatosi, mentre Drummond e Harris litigano con i ferri del Palace. Murray e Barton allungano fino al più 12, costringendo Van Gundy a pescare Galloway e Marjanovic dalla panchina, i quali con Smith provano a dare un minimo di inerzia ai padroni di casa (33-30). Lyles e Beasley rispediscono al mittente il tentativo di rimonta, prima del ritorno in campo di Chandler che vale il più nove all'intervallo. 

Foto Nuggets Twitter
Foto Nuggets Twitter

Come al solito, l'approccio alla ripresa dei Pistons è disastroso: Murray infila cinque punti di fila, prima di lasciare ad Harris e Chandler il compito di chiudere il parziale che porta Denver in vantaggio di 18 (66-48). Margine dal quale Detroit non riuscirà più a risalire la china, cedendo di schianto e non entrando più in gara. Negli ultimi diciotto minuti di gara i Nuggets si limitano a controllare il vantaggio acquisito, portando a casa una meritatissima vittoria.