La gara vinta nel finale alla Quicken Loans Arena contro i Sacramento Kings di Dave Jorger ha rappresentato la tredicesima vittoria consecutiva dei Cleveland Cavaliers, in striscia aperta ormai da quasi un mese, dopo un inizio di stagione molto complicato. I vicecampioni NBA hanno infatti cambiato approccio dopo un avvio molle e senza idee, affidandosi a un LeBron James sempre più affamato e diventato una minaccia costante anche dall'arco dei tre punti. "Il lavoro che ho fatto sul tiro da tre ha portato dividendi - le parole del Prescelto a Espn - voglio provare a essere un giocatore ancora migliore".
Tra assist, rimbalzi e giocate decisive, James sta trascinando Cleveland verso la rincorsa ai Boston Celtics, primi nella Eastern Conference, nonostante quello del record non sembri essere uno dei primi pensieri dei Cavs, che stanno piuttosto attendendo il rientro in campo di alcuni giocatori chiave, come Derrick Rose, Isaiah Thomas e Tristan Thompson.Rose, che solo due settimane fa aveva lasciato Cleveland per riflettere sul suo futuro, è tornato sui suoi passi, abbandonando momentaneamente i propositi di ritiro, chiedendo scusa ai compagni di squadra per il suo periodo di assenza. Infortunato alla caviglia, il nativo di Chicago tornerà presto in campo, esattamente come il canadese Tristan Thompson, che potrebbe aggiungersi al resto della squadra già durante questa settimana, secondo quanto riportato da Dave McMenamin di Espn. Un ritorno importante quello di Thompson, lungo di verticalità ed energia, un unicum nel roster di Cleveland. Anche Isaiah Thomas, giunto in estate nell'ambito dell'affare Kyrie Irving con i Celtics, si è allenato in questi giorni in un quattro contro quattro con contatto e, secondo quanto rivelato dall'head coach Tyronn Lue, le risposte dell'ex giocatore biancoverde, sulla via del recupero dopo l'infortunio all'anca, sarebbero state positive. Per Thomas la data del rientro dovrebbe però essere più lontana, sia per la gravità del problema all'articolazione, sia perchè lo staff medico e atletico dei Cavs non vuole correre rischi di sorta nel reinserirlo in squadra. Con Iman Shumpert sempre ai box, è attualmente Josè Calderon, veterano spagnolo, a partire in quintetto nella posizione di playmaker: ruolo in realtà solo nominale, perchè è poi LeBron a prendere in mani le redini dei Cavs e a trascinare il gruppo alla vittoria, con prestazioni dominanti, da tripla doppia o meno, e con canestri decisivi nel finale, sotto pressione.
Anche Dwyane Wade ha contribuito alla striscia positiva di Cleveland, partendo dalla panchina, e costruendosi uno spazio importante nel secondo quintetto e nei finali di partita, nonostante qualche critica di troppo al momento del suo arrivo, anche e soprattutto all'interno del suo stesso spogliatoio. Critiche su cui si è esposto in prima persona lo stesso LeBron, primo sponsor dell'amico Wade, convinto che un giocatore di esperienza e di classe possa sempre tornare utile nel corso dell'anno. Bene dalla panchina anche Kyle Korver, tiratore tornato esiziale per gli avversari, mentre Kevin Love sta fornendo il suo apporto tra alti e bassi. Eguagliata la miglior striscia di vittorie nella storia della franchigia, i Cavs guardano ora al futuro con ottimismo, guidati da un LeBron sempre in gran spolvero.