I Warriors vincono la ventesima gara della stagione stando avanti dall'inizio alla fine contro gli Hornets. Kevin Durant è il migliore con 35 punti, 11 rimbalzi e 10 assist, seguito dai 22 di Klay Thompson. Kemba Walker ne mette 24 ma i suoi non sono mai in partita. La quarta sconfitta consecutiva per i Pistons avviene per mano dei Milwaukee Bucks di Antetokounmpo, autore di 25 punti con 10 rimbalzi. Middleton e Bledsoe mettono insieme 43 punti in due, dall'altra parte c'è un Drummond spaziale con 27 punti e 20 rimbalzi a referto.

Charlotte Hornets - Golden State Warriors 87-101

Steve Kerr sorprende tutti già dall'inizio: oltre a un assente Green sostituito da Jordan Bell, c'è anche spazio per Quinn Cook, two-way player proveniente dalla G-League, al posto dell'infortunato Stephen Curry. Ad ogni modo, non sembra un problema per Golden State che inizia bene ma distacca gli avversari soltanto nel momento in cui Durant ne segna nove consecutivi per i suoi e Charlotte si trova sotto di otto. Nel secondo periodo gli ospiti trovano conforto anche nelle triple di Klay Thompson; il match non è ancora chiuso perché Kemba Walker si mette in proprio e riesce a "salvare" il risultato sul 53-38 di fine primo tempo. Durant è fenomenale anche nella seconda parte del match ma non riesce a reggere da solo l'attacco e dà l'opportunità agli Hornets di recuperare. Prima Howard viaggia con ottime percentuali dalla lunetta, poi Batum apre il campo e improvvisamente Golden State si trova avanti "soltanto" di undici lunghezze. Nell'ultima frazione di gioco Walker riporta i suoi a sette punti di distanza, ma al primo parziale firmato da Iguodala e Thompson la squadra del convalescente Clifford cede di schianto e lascia la vittoria ai campioni in carica.

Milwaukee Bucks - Detroit Pistons 104-100

Il match è da subito molto equilibrato e ai 13 punti di Antetokounmpo nel primo quarto risponde Andre Drummond con altri 10 che bastano per il -3. La maggiore lunghezza del team va a favore dei Bucks che ad inizio del secondo periodo riescono subito nel parziale portato avanti da Middleton. Bradley non è da meno ma i compagni non sono all'altezza in fase offensiva, permettendo a Bledsoe di mettere Milwaukee avanti di nove punti alla fine del primo tempo. Il match però subisce un altro capovolgimento nel terzo quarto: la difesa dei ragazzi di Van Gundy sale di livello mettendo in difficoltà Antetokounmpo e compagni, mentre in attacco ci pensano Drummond e Harris a recuperare. La perfetta parità a dodici minuti dal termine sembra essere un antipasto a un match che sarà deciso soltanto nei possessi finali. In realtà, i Pistons tornano in campo senza grinta e subiscono un 14-1 che inevitabilmente indirizza la partita verso i padroni di casa. Sono ancora Bradley e Drummond attivissimi nella rimonta ma i Bucks, pur rischiando qualcosa, riescono a controllare il vantaggio senza sbagliare dalla lunetta e conquistano la vittoria.