OKLAHOMA CITY THUNDER - UTAH JAZZ 100-94

I Thunder faticano le proverbiali sette camicie per avere la meglio dei Jazz. Sembra una di quelle serate (tante) dove Okc non riesce a trovare il bandolo della matassa e seppur disponga di tanto talento, fatichi a funzionare, ed invece grazie ad un Westbrook sontuoso (settima tripla doppia stagionale, 34 punti, 13 rimbalzi e 14 assist) negli ultimi minuti riesce ad incalanare il match su binari a lei maggiormente consoni. Bene George (21), e Melo nelle vesti di terzo violino offensivo (14 punti e 8 rimbalzi). A ciò va aggiunto Adams, sempre più giocatore all-around in grado di spostare gli equilibri sia in attacco che in difesa (20 punti e 9 rimbalzi, abbinando tanto, tantissimo lavoro sporco). I Thunder centrano così la terza vittoria consecutiva, e seppur il record di squadra sia ancora negativo (11 vittorie e 12 sconfitte), i segnali lanciati, soprattutto nel quarto quarto con la rimonta dal -12, testimoniano che la squadra è viva ed ha intenzione di risalire la graduatoria nel selvaggio Ovest.

Utah, reduce da sei vittoria di fila, perde dopo aver annusato a lungo il profumo della settima W. Peccati d'inesperienza, o troppa superficialità. Di certo, a brillare ancora è il rookie Mitchell che vive un'altra serata da protagonista: 31 punti. Imperversa per tutto l'arco del match mettendo a nudo i limiti della lenta difesa dei Thunder specie nei primi tre quarti. Utah perde la gara perchè intorno a lui manca l'apporto del resto della squadra. Gobert (5 punti e 6 rimbalzi), alla seconda partita dopo averne saltate 11 per infortunio, è in ritardo di condizione; Rubio (7 punti e 5 assist) non ha morso né gestito bene palloni in regìa; Favors (9 punti e 6 rimbalzi) è sparito dopo grandi partite senza Gobert a fianco. Solo Ingles (16) prova a far compagnia a Mitchell, ma nell'ultimo quarto, quando l'intensità difensiva dei Thunder sale, sparisce anche lui.

Utah comanda per tre quarti, approfittando delle tante palle perse dei padroni di casa. Mitchell è caldo e guida i suoi al 28-19 con il quale termina il primo periodo. Westbrook nel secondo quarto prova a dare una scossa ai suoi, ma è solo, mentre Utah gira bene in attacco, muove armoniosamente palla oltre il perimetro e Mitchell è letale al tiro. Alla pausa lunga, ospiti avanti 47-39. I mormoni, nel cuore del terzo quarto riescono a spingersi addirittura sul +17 (72-55), massimo vantaggio per gli uomini di Snyder. Questo fa da campanello d'allarme ad Okc che si sveglia. E' sempre Westbrook a guidare l'attacco dei Thunder, ma a crescere sono anche i vari George, Anthony e Adams. Ecco che all'ultima pausa il gap diminuisce (68-80). L'attacco di Okc sale di giri, mentre quello di Utah s'inceppa, sbagliando a ripetizione tiro dopo tiro. Il pubblico si scalda, e Brodie completa il suo show: un suo canestro vale il sorpasso sull'88-87 a 4' minuti dal termine. George respinge poi gli ultimi tentativi di rimonta degli avversari con un paio di giocate di alta classe. Il resto lo completano Robertson ed Adams in difesa.

Oklahoma City Thunder - Westbrook 34, George 21, Adams 20. Rimbalzi: Westbrook 13. Assist: Westbrook 14.
Utah Jazz - Mitchell 31, Ingles 16, Burks 11, Sefolosha 11. Rimbalzi: Sefolosha 8. Assist: Rubio 5, Burks 5.