Scelto alla quarta chiamata dai Phoenix Suns, tutti, compreso lui, si aspettavano che giocasse molto di più, che avesse un minutaggio molto più elevato, ed invece il rookie Josh Jackson sta faticando più del previsto nel districarsi tra la concorrenza dei Suns. La testimonianza sono le sue cifre: solamente 9 punti a referto ad allacciata di scarpe, con 4 rimbalzi e 1 assist a partita con il 39% dal campo e un minutaggio che tende il più delle volte a non superare i 20' minuti. In quintetto, nello spot di 'ala piccola' gli viene preferito TJ Warren, che comunque non sta impressionando per rendimento.
L'head coach di Phoenix, Jay Triano, ha parlato di questo ai microfoni di 'Scott Bordow di AZ Central'. Di seguito le sue parole a riguardo: "Noto che spesso è frustrato perchè il ragazzo vorrebbe giocare molto di più, ma io metto davanti a tutto gli interessi della squadra e di quali sono le migliori soluzioni offensive quando Booker non è in campo o quali giocatori si accoppiano meglio con lui. Avere sia lui che Warren in campo, contemporaneamente insieme a Devin, è poco producente per la squadra perchè sono due giocatori che non amano il tiro da tre".
Chiara la disamina dell'allenatore dei Suns. A Jackson non resta altro che continuare a lavorare duramente e sfruttare al massimo il minutaggio che Triano gli concederà. Le cifre, d'altronde, sono dalla sua parte infatti parametrando il suo rendimento ad un minutaggio di 36' minuti in campo, cavalcherebbe medie di 15.6 punti a partita. Chiaro che il prodotto di Kansas, a soli venti anni - compiuti a febbraio - abbia tutta la voglia di spaccare il mondo, specie quando si ha addosso grandi dosi di pressione. Il ragazzo però va ancora formato, sia dal punto di vista fisico che anche tecnico (il tiro, soprattutto dalla lunga distanza, è una nota a lui ancora dolente) e per questo Triano ne sta centellinando l'impiego. Tuttavia, avendo enormi margini di miglioramento, ce la sentiamo di dire che il suo futuro è roseo, e l'NBA resterà il suo habitat per diversi anni.