Dopo tre mesi di silenzio, e di riserbo sulle proprie condizioni fisiche, Kawhi Leonard torna a parlare alla stampa, in attesa di rientrare in campo con la maglia dei suoi San Antonio Spurs. La superstar neroargento è reduce da un lungo infortunio, una fastidiosa tendinopatia al ginocchio destro, che lo ha costretto a saltare non solo l'intera preseason, ma anche tutte le gare (23) di stagione regolare sinora disputate dalla squadra di Gregg Popovich. 

Il momento del rientro sembra però avvicinarsi, secondo quanto rivelato dallo stesso Leonard ieri, nel prepartita della sfida dell'AT&T Center contro i Detroit Pistons (vinta dai texani con il punteggio di 96-93): "Mi sento bene - le parole di Leonard, riportate da Michael C. Wright di Espn - verrà presto il momento in cui sarò pronto a tornare in campo. Adesso mi sento in ottime condizioni. Penso che vi abbiano detto che mi sono già allenato cinque contro cinque: è questo il punto della situazione adesso. E' andata bene, devo solo fare qualche altro passo in avanti, ma dovrei tornare presto, anche se non c'è una data precisa per il mio rientro: dipenderà da come mi sentirò quando mi daranno l'ok per giocare". La riabilitazione di Leonard è durata più del previsto, secondo quanto ammesso anche da coach Gregg Popovich: "Sì, ma non ci ho pensato troppo - ha proseguito Kawhi - mi sono solo concentrato sull'obiettivo che dovevo raggiungere. E' stata una situazione che abbiamo gestito giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. Non poter giocare è stato ovviamente un po' frustrante, ma la squadra ha fatto un gran lavoro, compiendo il proprio dovere. Molti ragazzi sono saliti di colpi in questa situazione, cosa che sarà molto importante per noi nel lungo periodo". Scherza su Leonard anche coach Gregg Popovich: "Se avessi fatto il vostro lavoro - dice rivolto ai giornalisti - avrei chiesto del suo ritorno per tutto il tempo. E' un gran giocatore. Se non ricordo male, è stato un All-NBA. So che c'è un ragazzo qui che si sta nascondendo da qualche parte. Sto continuando a cercarlo, e ovunque sia lo troverò. Ovviamente la gente vuole vederlo giocare, è un ragazzo unico, e vuole tornare, non stare seduto". 

Il rientro in campo di Leonard avverrà in un momento importante, perchè domenica notte, alla Chasepeake Energy Arena di Oklahoma City, il suo backup, Kyle Anderson, partito in quintetto al suo posto per tutta la stagione, ha subito una distorsione al ginocchio sinistro, con interessamento del legamento mediale collaterale. Ventiquattro anni, prodotto da UCLA, Anderson stava viaggiando a cifre importanti e soprattutto con un rendimento costante, mentre ora dovrà stare lontano dal parquet per un periodo di tempo variabile, dalle due alle tre settimane, secondo quanto riportato da Adrian Wojnarowski di Espn. "L'infortunio è sembrato orribile - le parole di Popovich al riguardo - penso che probabilmente serviranno qualcosa come due settimane, e poi tornerà con noi. Ora qualcun altro dovrà prendere il suo posto e riempire il buco, come è già accaduto nei casi di Tony Parker e Kawhi Leonard. Tutti si infortunano. Dobbiamo solo fare i conti con questa realtà". Contro i Detroit Pistons è stato schierato nel quintetto titolare Rudy Gay, free agent acquisito l'estate scorsa, in uscita dai Sacramento Kings, una delle note liete della stagione degli Spurs. Con Anderson in campo, Gay faceva parte della second unit, mentre ora compone il frontcourt con LaMarcus Aldridge e Pau Gasol. L'infortunio di Slow-Mo potrebbe consentire a giocatori come Brandon Paul e Bryn Forbes (quest'ultimo shooting guard, non small forward) di avere più minuti a disposizione, come del resto accaduto nelle ultime partite al lettone Davis Bertans, con Manu Ginobili e Patty Mills uomini chiave in uscita dalla panchina. Il tutto in attesa di ritrovare il vero titolare del ruolo, proprio Kawhi Leonard, il cui rientro sembra imminente, ma che potrebbe anche non avvenire questa settimana, quando gli Spurs ospiteranno all'ombra dell'Alamo Miami Heat e Boston Celtics.