Dopo essersi preso diversi giorni di riflessione, Derrick Rose sarebbe pronto a tornare a giocare in NBA con la maglia dei Cleveland Cavaliers. E' quanto riportato pochi minuti fa da Adrian Wojnarowski di Espn, che svela che l'ex giocatore di Chicago Bulls e New York Knicks sarebbe appena tornato nella città dell'Ohio, per discutere le modalità del suo rientro in campo con il frontoffice dei Cavs (contatti frequenti negli ultimi giorni con il general manager Koby Altman, subentrato in estate al partente David Griffin). Attualmente, non ci sarebbero comunque date certe per il suo ritorno sul parquet. Rose, infortunato alla caviglia sinistra dopo le primissime gare di regular season, aveva deciso di staccare la spina dall'ambiente NBA, avvisando i Cleveland Cavaliers e prendendosi così del tempo per comprendere cosa voler fare davvero, se continuare a giocare da professionista oppure ritirarsi.
Dubbi che aleggiano nella testa del ventinovenne di Chicago ormai da diverse stagioni, tutte caratterizzate da diversi e gravi infortuni, che ne hanno abbassato la parabola, da più giovane MVP nella storia della lega a giocatore ingaggiato al minimo salariale da una contender in cui le stelle della squadra sono altre (su tutti, LeBron James). Eppure, le prime gare della regular season con la maglia di Cleveland non erano state negative, a dimostrazione che i dubbi di Rose riguardavano (e forse riguardano tuttora) la sua capacità di concentrarsi totalmente sulla pallacanestro. Già la scorsa stagione, ai tempi dei Knicks, l'MVP della stagione regolare 2011 aveva improvvisamente lasciato New York, senza alcun preavviso, salvo ritornare ventiquattro ore dopo per mai ben precisati motivi personali. Ora un nuovo stop and go, che dovrebbe concludersi con il proseguimento della nuova avventura ai Cavs. Altro capitolo di una storia triste e senza precedenti, nella quale potrebbero avere giocato un ruolo importante anche gli sponsor che negli anni hanno fatto di Rose uno dei tanti business ambulanti dello sport mondiale.