Cleveland si avvicina alla vetta della classifica con la decima vittoria consecutiva, arrivata faticando un po' contro Atlanta. James segna 24 punti con 6 rimbalzi e 12 assist, mentre Love realizza una doppia doppia da 25+16 rimbalzi. Schroder è il migliore dei suoi con 27 punti e un ottimo 11/19 dal campo ma non basta per la vittoria. Nonostante l'infortunio di Jokic, vincono anche i Nuggets grazie ad una partita pazzesca di Barton: 37 punti e il canestro della vittoria per il ventiseienne ex Portland. I Bulls si affidano ai 20 punti sia di Markkanen che di Lopez, il successo viene però soltanto sfiorato.

Atlanta Hawks - Cleveland Cavaliers 114-121

Nel primo quarto le difese sono completamente assenti tanto che Cleveland arriva a segnare 42 punti. Nonostante ciò, Atlanta si era portata avanti grazie all’ottimo inizio di Collins ma James ha cambiato marcia e portato i suoi sul +7. I padroni di casa sfoderano il tiro da tre punti in quintetto con Belinelli, Ilyasova e Babbitt in campo, tutti e tre ottimi tiratori. A completare la rimonta degli Hawks e a condurli sul 67-63 ci pensa Dennis Schroder, che taglia la difesa avversaria con estrema facilità. Nel secondo tempo i giochi si capovolgono ancora una volta perché Cleveland non ci sta e risponde con la stessa moneta: le triple. Prima è Love a pareggiare il match poi ci pensano James e Wade a indirizzarlo nella giusta direzione, fino al +9 di fine terzo quarto. Atlanta non esce mai del tutto dalla partita e rimane aggrappata ad una flebile speranza di rimonta. Con i canestri di Ilyasova riesce a raggiungere il -1 a due minuti dalla fine ma LeBron risponde presente con una tripla e poi con un assist per Wade che spengono definitivamente le speranze avversarie.

Denver Nuggets - Chicago Bulls 111-110

Chicago è decisamente in forma e nel primo quarto punisce gli avversari sia sotto canestro, con le incursioni di Lopez e Dunn, che dall'arco dei tre punti con i tiri di Justin Holiday. L'attacco dei Nuggets non basta a bilanciare la pessima difesa e i padroni di casa si trovano subito sotto nove punti. Il secondo periodo è più equilibrato ma Denver non riesce a recuperare lo svantaggio: nonostante Barton monopolizzi l'attenzione per i canestri segnati, Markkanen risponde presente e riesce a tenere i suoi avanti alla fine del primo tempo (68-62). Il match viene riaperto definitivamente al ritorno in campo dopo la pausa lunga, con la difesa degli ospiti che non trova un modo per fermare uno straordinario Barton. Molto positiva anche la partita di Harris e soltanto una tripla allo scadere di Grant concede nuovamente il vantaggio ai Bulls. Chicago sembra avere una marcia in più nell'ultima frazione di gioco e lo dimostra stando sempre avanti fino agli ultimi secondi. Con un minuto da giocare, Markkanen segna il canestro del +3, ma Barton si conquista un fallo dall'arco dei tre punti rimettendo le cose in parità. A 10 secondi dalla fine è Dunn che riesce a penetrare nell'area avversaria per il +1, ma Barton trova subito la risposta attaccando il ferro in reverse per il nuovo vantaggio Denver con 3.2 secondi alla sirena. La preghiera di Valentine sbatte sul primo ferro e Denver può festeggiare una vittoria quasi insperata.