Dopo una partenza lanciata, i Memphis Grizzlies sono incappati in una spirale che li sta conducendo sempre più in basso, nei bassifondi della Western Conference. Infortuni, tanti - Conley su tutti, ma anche Chalmers, Parsons e Wright - ma più in generale un'involuzione nel gioco marcata ha spinto il front-office degli Orsi prendere la decisione capitale e rimuovere dall'incarico di head coach David Fizdale, affdando la panchina al suo vice, J.B. Bickerstaff. Dopo quanto accaduto nei giorni scorsi, ecco che iniziano a trapelare le prime dichiarazioni, ed a parlare, ai microfoni di ESPN, è stato il general manager Chris Wallace.
Ecco quanto dichiarato: "L'avvicendamento in panchina è stato necessario perchè la squadra stava perdendosi. E' chiaro che comunque all'orizzonte non c'è alcun pensiero di rebuilding. La ricostruzione non è nelle nostre intenzioni. Non cederemo Gasol, questo non lo abbiamo mai pensato. Stesso dicasi per Conley e gli altri giocatori. Abbiamo una buona squadra, e dobbiamo cercare di risalire in quanto il nostro obiettivo è vincere, sperando di esserci ai playoff".
Seppur le parole del general manager Wallace provino a gettare acqua sul fuoco sulla cocente situazione venutasi a creare in seno alla franchigia, Memphis continua a vivere giorni piuttosto difficili. La sconfitta subita nella notte a San Antonio è la tredicesima stagionale, a fronte di sole sette vittorie. Dodicesimo posto, ottava piazza lontana. Un cammino molto più negativo delle previsioni ad inizio stagione, quando i Grizzlies, da molti addetti ai lavori, venivano posizionati subito dietro i top team, tra il quinto e l'ottavo posto ad Ovest.