Sacramento Kings - Milwaukee Bucks 87-112

Dura soltanto 12 minuti la resistenza dei Sacramento Kings di Zach Randolph. I padroni di casa crollano nel secondo quarto davanti alle accelerazioni del solito Giannis Antetokounmpo, accompagnato da un ottimo Eric Bledsoe, il cui inserimento sembra essere sempre più proficuo ed efficace. Eppure l'avvio di gara sembrava lasciar presagire molto più equilibrio in campo, con Temple e Randolph a lanciare il mini-allungo dei Kings. Di Snell e Giannis la risposta, ma il sorpasso è firmato da cinque punti dell'ex Suns che valgono il più sei alla prima sirena. E' il preludio alla fuga, perché i canestri di Bogdanovic e Cauley-Stein risultano vani nel tentativo di mettere un freno all'intensità messa in campo dalla second unit di Kidd: Brogdon ed Henson, con l'aiuto di Middleton, scavano il solco di una dozzina di punti, implementato dalle giocate del greco e di Bledsoe; 20-3 di parziale e gara in ghiaccio all'intervallo. 

Nella ripresa non c'è alcuna scossa da parte della squadra di Joerger, la quale non trova mai soluzioni difensive per arginare gli schemi d'attacco che mettono in condizione Giannis e soci di trovare tiri aperti dal perimetro e facili appoggi al ferro. Il margine si allarga fino al +36 di fine terzo quarto, con la tripla di Bogdanovic che risulta utile ai Kings per voltare un minimo pagina nell'ultimo quarto e cucire leggermente lo strappo, limitando il passivo alla sirena conclusiva. 

Utah Jazz - Denver Nuggets 106-77

Gara dai due volti quella andata in scena a Salt Lake City, con un primo tempo sostanzialmente equilibrato (48-49) ed una ripresa dominata in toto dai padroni di casa, capaci di rifilare trenta punti di distacco ai Denver Nuggets in soli 24 minuti di gioco. Inizio di gara veemente, con Harris che lancia il guanto di sfida ai padroni di casa e Rubio, con due triple di fila, che lo raccoglie prontamente. Botta e risposta continui da una parte come dall'altra, con le percentuali al tiro ed i ritmi della contesa molto alti: Jokic, Faried e Murray contribuiscono ad un 7-0 di parziale che sembra tagliare le gambe ai padroni di casa, ma è ancora Rubio, con O'Neale e Neto a cucire il margine e permettere ai Jazz di chiudere avanti di due il primo quarto. La musica non cambia nel secondo periodo, quando anche i due quintetti di riserva si danno battaglia sul filo dell'equilibrio. La tripla di Jerebko spariglia le carte, ma sono Murray e Harris a confezionare il parziale che all'intervallo manda avanti di una lunghezza i viaggianti. 

E' di fatto l'ultimo sussulto dei Denver Nuggets, che subiscono uno stordente 10-0 di parziale in avvio di frazione che di fatto da il la alla fuga dei padroni di casa: Utah gioca bene di squadra, mette in condizione tutti gli interpreti del quintetto di andare a bersaglio e scappa via nel punteggio (58-49). Jerebko continua a martellare dalla distanza, mentre Favors abusa in post della flebile resistenza ospite sotto le plance. Barton e Mudiay contengono il passivo, ma non possono nulla quando in avvio della quarta frazione Utah prende il largo e con Favors - otto punti di fila - sigilla la vittoria. Il più venti a sette minuti dalla fine è il segnale d'inizio del garbage time, con la sfida che va in archivio con il successo agevole dei JAzz.