Boston Celtics - Detroit Pistons 108-118
Vittoria di assoluto valore quella che i Detroit Pistons ottengono in casa dei Boston Celtics. Al Boston Garden la sfida tra le prime due squadre della Eastern Conference premia i ragazzi di Van Gundy, maggiormente lucidi nelle fasi decisive della sfida, essenziali nelle due metà campo nel mettere un freno ad Irving in difesa e impeccabili nello sfruttare uno straripante Andre Drummond sotto le plance. Le prime difficoltà offensive dei Celtics si avvertono nei primi minuti, quando gli errori di Tatum e Brown lanciano il parziale ospite (10-4). Detroit cavalca lo strapotere di Drummond fisico sotto le plance, tira con il 60% dal campo e chiude avanti di otto il primo quarto, tenendo ben salda tra le mani l'inerzia della contesa. Boston, in affanno, si aggrappa alle giocate ed all'energia di Marcus Smart dalla panchina: Morris si sveglia per un attimo e piazza la tripla del pari, mentre altre due conclusioni dalla lunga del corpulento playmaker di casa mandano i Celtics addirittura avanti di quattro, con i Pistons che accusano il primo passaggio a vuoto della gara. Nel momento più difficile è Harris, con due soluzioni individuali dal perimetro, a ribaltare l'inerzia della contesa e, all'intervallo, dare il vantaggio meritato agli ospiti (57-60.
L'ala ospite, con Drummond, è il protagonista assoluto della ripresa. Boston impatta a quota 69 con un paio di giocate di voglia, ma la lucidità sembra essere alquanto scarsa, mentre dalla parte opposta Harris, scatenato, allunga nuovamente per Detroit fino al più 8. Ancora una volta in ginocchio, Boston si affida all'unico uomo in grado di imprimere una sterzata ai ritmi della gara: cinque punti di Smart, ed una tripla di Tatum, infiammano il Garden, sebbene sia soltanto un fuoco di paglia nonostante il pareggio alla sirena di fine terzo quarto. Negli ultimi sei minuti di gara, sul punteggio di 100 pari, la svolta alla gara: Boston si ferma in attacco, mentre Detroit continua ad eseguire a menadito lo spartito della propria contesa, cavalcando Drummond in post che fa la differenza, in positivo, per Van Gundy. Un paio di giocate sbagliate di Irving ed Horford condannano la squadra di Stevens, mentre dalla parte opposta prima Jackson, poi il gioco da tre punti di Drummond, archiviano la pratica. Vince Detroit, che conferma il secondo posto in classifica ad Est e si avvicina ai Celtics.
Los Angeles Clippers - Los Angeles Lakers 120-115
E' un sontuoso Lou Williams da 42 punti a trascinare, in compagnia chiaramente di Blake Griffin, i Los Angeles Clippers al successo nella stracittadina di LA. Partita equilibrata in tutta la sua durata, con coach Walton che ritrova in quintetto Larry Nance al posto di Kyle Kuzma; ancora out Danilo Gallinari per i padroni di casa, i quali partono immediatamente con il piede sull'acceleratore approfittando delle giocate dei lunghi, Jordan e Griffin, il cui pick&roll è un rebus per la difesa gialloviola. Dalla parte opposta Caldwell-Pope entra subito in partita con un paio di triple, trascinando i suoi e tenendoli a contatto con i fuggitivi. Si mette al lavoro anche Lou Williams, ma i Lakers prima con Kuzma, poi ancora con l'ex Pistons, cuciono lo strappo alla prima sirena. La squadra di Walton sembra spostare l'inerzia della sfida dalla propria parte con le giocate del rookie da Utah; cinque punti di fila che tuttavia non fanno vacillare i Clippers, i quali rispondono con due triple di Griffin e la bimane di DeAndre per il contro sorpasso. L'ultima parola del quarto è tuttavia per Kuzma: tripla e vantaggio Lakers di misura.
Lakers decisamente quadrati anche in avvio di ripresa, quando le giocate del solito duo di casa Williams-Griffin sembra dare nuovamente le chiavi dell'incontro ai Clippers. E' però Caldwell-Pope, in compagnia di Lopez ed Ingram a confermare il vantaggio gialloviola portandolo persino sul più 6. Nel momento apparentemente peggiore, nemmeno a dirlo, Williams si carica i suoi sulle spalle e, con cinque punti di fila, riporta la gara sui binari dell'equilibrio a fine terzo quarto. I Lakers provano a dare l'ultima spallata alla sfida con le triple di Kuzma, chirurgico, e Clarkson, ma il nuovo più otto non è sufficiente a placare l'ira di Sweet Lou: quattordici i suoi punti nel quarto periodo, otto dei quali fondamentali per ribaltare, con Griffin e Rivers, lo svantaggio. Ingram e Caldwell-Pope riportano i Lakers sotto di 1 (116-115), ma sono la penetrazione ed i liberi dell'eroe di serata a chiudere i giochi in favore dei Clippers.