Nella notte del grande scontro fra titani, Russel Westbrook vs Kevin Durant, nella notte dei 23 punti nel quarto quarto di LeBron James, nella notte della fine della serie di vittorie dei Boston Celtics, è accaduto nella penombra che i New York Knicks hanno vinto contro i Toronto Raptors (108-100). Ma è come lo hanno fatto che stupisce, ribaltando una situazione ormai ancorata al terreno, e realizzando un piccolo record che vale la pena di menzionare. I ragazzi di coach Jeff Hornacek si sono trovati, infatti, sotto all’intervallo (48-59 il punteggio) e dal ritorno dagli spogliatoi l’atteggiamento è cambiato radicalmente. Dalle voci emerse dai giocatori, sembra che il coach sia entrato nelle "quattro mura" molto contrariato per la difesa attuata fino a quel momento, e che le sue parole siano state alquanto “esplicite”. Courtney Lee ha dichiarato infatti ai microfoni a fine partita: “Siamo venuti qui, abbiamo guardato filmati e il coach se l’è presa. Non mi piaceva quello che veniva detto; era un po’ esplicito. Non penso di poter ripetere ciò che ha detto ai media. Ma ci siamo scambiati parole e siamo partiti da lì”. Eccome se sono partiti, Tim Hardaway Jr. ha preso in mano la squadra, ed insieme ai compagni ha messo assieme una corsa al punto da 28-0 nel terzo quarto, con una difesa sontuosa. Il quarto si è poi concluso con il parziale di 41-10 per i Knicks, che da lì hanno completamente ribaltato la partita riuscendo poi a portarla a casa.
In tutto ciò, menzionavo prima, il principale protagonista è stato Tim Hardaway Jr, che ha totalizzato la bellezza di 38 punti, collezionato 6 rimbalzi e servito 7 assist. E nel frangente in cui New York ha preso il largo, Tim ha messo a segno ben 12 dei 28 punti totalizzati dalla squadra. La grande prestazione che ha ristretto il punteggio è una delle migliori degli ultimi otto anni NBA, e la migliore di franchigia sin dalla lontana “season 54-55”. Il gran lavoro di squadra, in entrambi i lati, ha permesso ai Knicks di fermare i soliti presenti DeMar DeRozan e Kyle Lowry, e di prendersi la decima vittoria stagionale ed il quinto posto nella Eastern Conference. Oltre a questi piccoli dati, i New York Knicks realizzano il record di franchigia con il maggior numero di vittorie in partite giocate in casa. Certo è risaputo che il Madison Square Garden è un’arena dove non è semplice giocare, si scende in una bolgia e da lì bisogna uscirne con carattere. Non sempre è una passeggiata, nonostante gli anni non felicissimi per la franchigia di casa.
Elemento portante di questi piccoli risultati, che fanno presagire un futuro più roseo in quel della “Grande Mela”, è sicuramente Kristaps Porzingis che anche in questa partita ha mostrato il suo, segnando 22 punti con 12 rimbalzi. “L’unicorno” si è detto euforico alla domanda su Tim Hardaway Jr. e la sua prestazione, sicuramente felice per aver trovato un comprimario dalle doti eccelse, e spesso sottovalutate. Ecco allora che le domande sul futuro saltano per forza di cose alla mente, e forse è meglio fermarsi all’anno corrente perché ciò che accade in free agency è di previsione, per usare un eufemismo, impossibile da sapere. I playoff, in questa east privata di tante stelle NBA e molto giovane, diventano così un obiettivo quantomeno visibile ad occhio nudo. Ed è questo quello a cui puntano tutti i giocatori di New York, forse più liberi di mente e gioco ora che Carmelo Anthony chiama i suoi isolamenti in luoghi più lontani dell’America. Con Kristaps e Tim che giocheranno da protagonisti, in una stagione che per loro si fa sempre più intrigante.