Minnesota si conferma in difficoltà nelle partite in trasferta (5-5 per adesso) e perde anche contro Charlotte. Il mattatore della serata è Dwight Howard, che mette a referto 25 punti e 20 rimbalzi; molto positivo anche Kaminsky che chiude con 24 punti, la maggior parte fatti nel parziale decisivo. Minnesota fa segnare tutti i suoi uomini migliori (18 per Twons e Teague, 19 per Crawford), ma esce dalla partita nell'ultimo quarto e non riesce più a recuperare. Vincono anche i Cavs che sembrano aver superato alcune difficoltà: i Pistons non sono mai in partita e James può tutelarsi segnando "solo" 18 punti con 8 assist in 27 minuti di gioco. Tutti gli uomini di Cleveland giocano bene, in particolare Crowder e Love (18 e 19 punti) che rifiniscono gli assist del Re.
Charlotte Hornets - Minnesota Timberwolves 118-102
Howard si dimostra subito in forma facendo pagare cari gli errori difensivi del giovane Towns. Minnesota però ha talento in attacco ed è Teague in primis a trascinare i suoi pareggiando il match. L'equilibrio dura per tutto il primo tempo, nel secondo quarto si fanno notare dalla panchina sia Jamal Crawford, che quando entra è abituato a caricarsi il secondo quintetto sulle spalle, sia Frank Kaminsky, che gode di una certa libertà. Ad ogni modo, nessuna delle due compagini riesce a prevalere e si arriva a fine primo tempo sul +3 per i padroni di casa. Minnesota prova a scappare con Jimmy Butler protagonista ma è soltanto un fuoco di paglia perché la troppa discontinuità offensiva finisce per permettere agli avversari di rientrare facilmente nel match. Proprio gli Hornets tornano avanti grazie a Jeremy Lamb e si preparano all'ultimo periodo. La partita viene indirizzata verso i padroni di casa grazie a un Kaminsky quasi perfetto, nonostante il tentativo di Towns di arginarlo. Thibodeau le prova tutte, facendo falli intenzionali su Howard per provare a recuperare lo svantaggio ma Dwight non si scompone e regala ai suoi una vittoria importante per uscire dalla crisi.
Detroit Pistons - Cleveland Cavaliers 88-116
La partita è molto intensa e ai canestri di Bradley risponde, ovviamente, LeBron James, che segna ben 16 punti nel primo quarto. Cleveland riesce a portarsi avanti sfruttando anche Kevin Love, mentre Detroit va in palla e non segna più; il risultato è 36-23 alla fine del primo quarto. Il match viene praticamente chiuso nel secondo periodo, con i Pistons incredibilmente in difficoltà a difendere i vari Frye e Korver ma soprattutto incapaci di rispondere in attacco. Un altro parziale con James uomo assist permette ai Cavs di raggiungere il +27 dopo 24 minuti, un risultato piuttosto rassicurante. La squadra di Lue non è soddisfatta e continua a macinare canestri nel terzo periodo, in cui Crowder si rende protagonista contro una difesa allo sbando. Sia Harris che Jackson non riescono a dare una risposta e i Cavaliers entrano nell'ultima frazione di gioco con la possibilità di far riposare i titolari. In particolare, è fondamentale lasciare James in panchina visto l'alto minutaggio delle ultime uscite. In ogni caso, i Pistons recuperano qualche punto ma non si avvicinano neanche lontanamente agli avversari, che festeggiano la quinta vittoria di fila.