A due giorni di distanza dalla sconfitta a domicilio subita all'American Airlines Arena, i Miami Heat di Erik Spoelstra restituiscono il favore nella capitale ai Washington Wizards di Scott Brooks, trascinati da un Hassan Whiteside da 22 punti e 16 rimbalzi. Serata difficile invece per John Wall, che non va oltre otto punti segnati, con 3/12 dal campo. Continuano a sorprendere gli Indiana Pacers di Nate McMillan, che alla Bankers Life Fieldhouse si impongono di squadra sui Detroit Pistons di Stan Van Gundy.
Washington Wizards - Miami Heat 88-92
Quintetti confermati a Washington, dove i padroni di casa iniziano affidandosi ai propri lunghi, Markieff Morris e Marcin Gortat, imitati dagli Heat, pronti a dare la palla in post ad Hassan Whiteside. Dopo un avvio relativamente equilibrato, i Wizards sbandano clamorosamente, eseguendo in maniera pedissequa e lenta in attacco (sbattendo proprio contro Whiteside) e subendo valanghe di canestri dall'altra parte del campo. Ci pensano James Johnson e Goran Dragic a firmare il primo strappo ospite, che vale il 13-26 a pochi minuti dalla fine del primo quarto (17-26 alla pausa), mentre sono poi i vari Dion Waiters, Josh Richardson, Kelly Olynyk, Wayne Ellington e Tyler Johnson a far volar via Miami nel secondo periodo. Tutto troppo facile per la squadra della Florida, che trova punti anche da un redivivo Justise Winslow, per un 25-50 che spiega tutte le difficoltà dei padroni di casa. Wall è la controfigura del giocatore ammirato nelle ultime stagioni, Beal e Porter non riescono a far girare l'attacco, e solo Mahinmi, Scott e Meeks danno segnali di vita per Brooks, mentre all'intervallo lungo lo score è di 29-50. Alla ripresa delle operazioni Washington reagisce, soprattutto di testa, affidandosi ai canestri di Bradley Beal, che si conferma un realizzatore straordinario. Marcin Gortat si unisce alla rimonta dei padroni di casa, mentre Wall continua a fare fatica. Miami ferma la palla in attacco, ma viene più volte salvata da Hassan Whiteside, dominante sia in post che soprattutto a rimbalzo offensivo e in situazione dinamica. L'inerzia è però dalla parte dei Wizards, che continuano nel loro tentativo di recupero, trascinati da Beal e da un John Wall che si sveglia solo nel finale di quarto quarto: troppo tardi per Washington, perchè dall'altra parte James Johnson e Dion Waiters rispondono per le rime. Sull'88-90 Beal avrebbe la palla per i supplementari, ma il suo tiro finisce corto, e Winslow consegna agli Heat la vittoria dalla lunetta.
Washington Wizards (9-6). Punti: Beal 26, Porter 12, Gortat 11. Rimbalzi: Gortat 13, Beal 10. Assist: Wall 8.
Miami Heat (7-8). Punti: Whiteside 22, J. Johnson 20, Waiters 13, Winslow 10. Rimbalzi: Whiteside 16. Assist: Dragic 7.
Indiana Pacers - Detroit Pistons 107-100
Sfida tra due sorprese della Eastern Conference alla Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis, dove i Pistons partono forte, con Andre Drummond che conferma il suo gran momento di forma. Per Indiana rispondono Thaddeus Young e Darren Collison, ma è la second unit di Detroit a fare la differenza. Ish Smith e Luke Kennard si ergono a protagonisti per Van Gundy: il primo fa impazzire la difesa dei padroni di casa, il secondo è una sentenza dall'arco dei tre punti. Pacers costretti a inseguire, con Bojan Bogdanovic e Myles Turner a provare la rimonta, mentre dall'altra parte, prima Tolliver e Galloway, poi Reggie Jackson e Tobias Harris mantengono inalterate le distanze in favore di Detroit. Nonostante un buon finale di secondo quarto di Victor Oladipo, i Pistons chiudono il primo tempo avanti 47-58. Il gap si dilata fino a 22 lunghezze nel terzo periodo, quando ancora Drummond, coadiuvato da Tobias Harris e Reggie Jackson, sembra ipotecare la sfida per gli ospiti. Anche Avery Bradley partecipa alla grande fuga di Detroit, prima che Indiana rimonti grazie a triple forzate ma a bersaglio di Victor Oladipo e Bojan Bogdanovic. Young e Sabonis ci mettono ulteriore energia, e a inizio quarto quarto i Pacers si avvicinano agli avversari, sorpassandoli poi con Collison. Il fuoco dall'arco colpisce i Pistons, che reagiscono nelle difficoltà con Bradley, ma soprattutto con il duo Smith-Kennard. Il finale è però tutto di Lance Stephenson, che in uscita dalla panchina trova diversi canestri jolly per McMillan, accendendo il pubblico di casa. Domantas Sabonis e Darren Collison completano la rimonta, mentre Detroit esce sconfitta da una partita sotto controllo per tre quarti abbondanti.
Indiana Pacers (8-8). Punti: Oladipo 21, Young 18, Collison 16, Bogdanovic 15, Stephenson 13, Sabonis 12. Rimbalzi: Oladipo 15. Assist: Collison 6.
Detroit Pistons (10-5). Punti: Jackson e Bradley 16, Harris e Smith 15, Kennard 13, Drummond 11. Rimbalzi: Drummond 15. Assist: Jackson 7.