Capitombolo inaspettato quello dei Timberwolves sul campo dei Phoenix Suns. Un 118-110 che rende ben visibili le difficoltà che Minnesota sta riscontrando nella fase difensiva. Negli ultimi 9'.47'' i Lupi hanno incassato un parziale di 31-16, permettendo a Booker e compagni di andarsi a prendere la vittoria. Problemi in difesa, accentuati, con coach Tom Thibodeau, specialista di questo fondamentale, che non riesce ancora a venirne a capo e dare alla sua squadra un'impronta difensiva di un certo livello, come è stato suo solito fare negli passati nelle squadre da lui allenate. Queste pecche i T'Wolves se le trascinano dello scorso anno, e neanche l'off-season ed il training camp hanno portato miglioramenti ed attualmente Minnesota è al 27esimo posto nella speciale classifica delle migliori difesi del campionato: concede tanto, 108.8 punti per 100 possessi, troppi per le ambizioni della squadra dello stato del Minneapolis.

Immediatamente dopo la gara persa sul parquet dei Suns, ai microfoni di ESPN, ci ha messo la faccia Jimmy Butler, l'ex Chicago che ancora non si è inserito nel miglior modo nel nuovo concetto di pallacanestro di coach Thibodeau. Lo swingman ha affermato: "Dobbiamo lavorare duramente e migliorare, questa non può essere una zavorra da portare con noi fino al termine della stagione. Al momento è la nostra grande difficoltà, e finchè non risolveremo questo problema, molte altre serate avranno un finale poco lieto e perderemo ancora altre partite perchè concediamo tanto, troppo gli avversari".

Dopo aver vinto cinque partite di fila, ora i Timberwolves si trovano in striscia negativa, quella patita in Arizona è il secondo stop consecutivo. In attesa della prossima gara, in programma tra due giorni nello Utah contro gli insidiosi Jazz, Butler si assume le responsabilità di questa sconfitta. Booker contro di lui ha avuto vita facile (35 punti, 9 rimbalzi e 6 assist), poi Warren ha fatto il resto (35+6). Il classe 1989 originario di Houston ha apostrofato ai media: "Oggi non ho dato il giusto contributo alla causa. In attacco ho sbagliato qualcosina di troppo, e quindi non sono contento. Poi in difesa è vero, non siamo riusciti a tenere buono Booker, lui è un grande attaccante, bisognava fare più attenzione. Vogliamo i playoff, stiamo studiando da contender, quindi è giunta l'ora di fare quello step decisivo per migliorare":