Si ferma a cinque la striscia di vittorie consecutive dei Philadelphia 76ers, che al Golden1 Center cadono sotto i colpi dei Sacramento Kings ma soprattutto escono sconfitti dall'arena dopo il fendente decisivo realizzato da De'Aaron Fox a 13.4 secondi dalla fine. Durante la gara i Kings sono finalmente riusciti a giocare con più energia, dando a coach Dave Joerger ciò che voleva e conquistando la seconda vittoria consecutiva.

Nel primo quarto partono forte gli ospiti, che subito si portano avanti di cinque lunghezze. Sacramento riesce a rialzarsi grazie al suo uomo con più esperienza in campo, Zach Randolph, il quale mette la battaglia sotto le plance sul piano fisico e riesce a trovare spesso e volentieri la via del canestro: è proprio con una tripla di Z-Bo che i Kings trovano il primo vantaggio della gara. Dalla panca i californiani trovano anche un ottimo Justin Jackson, che realizza cinque dei suoi diciannove punti finali nella prima frazione di gioco. Nonostante gli energici Kings, i 76ers riescono a ricucire il piccolo svantaggio prima della fine dei primi dodici minuti, andando al riposo in parità (26-26).

Nella prima metà del secondo quarto, ad ogni canestro di Sacramento corrisponde la pronta risposta di Philadelphia. Coach Joerger mette in campo De'Aaron Fox, il quale inizia ad aprire il campo e permette al suo compagno di squadra Malachi Richardson di segnare due triple consecutive. Ed è proprio con i canestri di Richardson e la tripla di Buddy Hield che i Kings si portano sul momentaneo massimo vantaggio di nove lunghezze, stesso vantaggio che viene ridotto a soli sette punti, alla fine del primo tempo (64-57).

Fonte Immagine: SacBee
Fonte Immagine: SacBee

Al ritorno dagli spogliatoi i ragazzi di coach Brett Brown cambiano pagina, e grazie a tre triple consecutive e l'appoggio di T.J. McConnell siglano un parziale di 11-3 che consente ai 76ers di tornare in vantaggio di una sola lunghezze. Sacramento non si fa abbattere e rispondono anch'essi con l'artiglieria pesante: Bogdan Bogdanovic inizia a scaldare la mano e realizza un tripla ed un layup, seguiti da un jumper di Z-Bo, con i Kings che si riportano sul più sei. Una tripla di Justin Anderson, però, riesce a far andare Philly sotto di sole tre lunghezze all'ultimo riposo (84-81).

Il quarto ed ultimo periodo inizia con un fallo e canestro di Joel Embiid, che pareggia subito la gara sull'ottantaquattro pari. Philadelphia, galvanizzata dall'immediato pareggio, si porta anche in vantaggio con una tripla di Timothe Luwawu-Cabarrot. I Sixers sembrano decisi a portare a casa la sesta vittoria consecutiva, e con poco più di un minuto e venti da giocare, la franchigia della Pennsylvania si porta sulle sei lunghezze di vantaggio (108-102). Sale in cattedra nel momento del maggiore bisogno il rookie De'Aaron Fox, che prima realizza il fallo e canestro del meno tre, poi smazza l'assist per la tripla del meno uno di Garrett Temple, prima di chiudere la sfida con una giocata non da rookie: a 24 secondi dalla fine, Willie Cauley-Stein stoppa il tentativo di appoggio di Joel Embiid, a rimbalzo va proprio Fox che lotta e riesce a conquistare una rimessa. Sul possesso successivo, sfida Robert Covington più di dieci centimetri più alto di lui, e senza pensarci su due volte gli spara il jumper del decisivo sorpasso, con soli 13.4 secondi da giocare. Dall'altra parte Embiid sbaglie ed i Kings conquistano la vittoria, con la partita che si conclude con il punteggio di 109-108 per i padroni di casa.

NEXT GAME - Arriva così la seconda vittoria consecutiva per i Sacramento Kings che proveranno ad aggiudicarsi il terzo successo di fila al Madison Square Garden, contro i New York Knicks di Kristaps Porzingis. Ai Philadelphia 76ers, invece, spetta la difficilissima trasferta dell'Oracle Arena, dove affronteranno i campioni in carica dei Golden State Warriors.

Fonte Immagine: ESPN.com
Fonte Immagine: ESPN.com
Fonte Immagine: ESPN.com
Fonte Immagine: ESPN.com