Cleveland Cavaliers - Milwaukee Bucks 124-119
Ritrovano il sorriso tra le mura amiche i Cleveland Cavaliers di coach Tyronn Lue, che dopo le polemiche dei giorni scorsi seguite alla sconfitta contro gli Atlanta Hawks riescono a superare gli ostici Milwaukee Bucks ai quali non basta una prestazione monstre di Giannis Antetokounmpo. Il greco, al cospetto di LeBron James, si dimostra uno dei migliori giocatori del pianeta, confezionando una partita da 40 punti, 9 rimbalzi e 4 stoppate - una delle quali al 23 rivale. Tuttavia i Cavaliers sono in partita fin dal principio, sfruttando alla perfezione la fisicità di Love sotto canestro e la precisione balistica da oltre l'arco di un ritrovato JR Smith (chiuderà con 5/7). Sono tutti i Cavs ad avere un piglio differente, nonostante le lacune difensive vengano ancora al pettine contro le iniziative del greco e dei vari Middleton e Brogdon. Al più 11 del primo quarto segue un secondo periodo molle e poco gagliardo dei padroni di casa, che lasciano la porta aperta ad un ritorno ospite: all'intervallo è +2 Milwaukee. Ritmo ed intensità del tutto differenti nel terzo periodo, soprattutto in avvio quando è la difesa a generare le giocate offensive che valgono il nuovo allungo Cavaliers: le triple di JR creano un nuovo solco, seppur minimo, colmato da Brogdon e dal solito Giannis. Teletovic, con due triple, prova a rimettere i suoi in linea di galleggiamento, ma Shumpert prima con quattro punti di fila e James con la tripla del +11 mettono definitivamente fine alle speranze di ribaltone ospite.
Washington Wizards - Dallas Mavericks 99-113
I Dallas Mavericks sbancano Washington, a sorpresa, confermando il trend che li vede vincenti quando mettono piede nella capitale (nona vittoria di fila, quattordicesima delle ultime quindici dal 2008). Successo che mette fine alla striscia negativa di sei sconfitte di fila per la squadra di Carlisle, che a cavallo dell'intervallo innesta le marce alte e, grazie alle giocate decisive di Harrison Barnes (31, massimo stagionale) e Dennis Smith JR, il quale sfiora la prima tripla doppia in carriera (22-8-8) ottengono la seconda affermazione stagionale. Dopo un primo quarto a ritmi altissimi, dove gli attacchi si lasciano preferire e di gran lunga alle difese, è in avvio di secondo quarto che Harris e Barea confezionano il parziale che consente agli ospiti di scappare sul +11. Vantaggio confermato all'intervallo nonostante i tentativi, vani, di Gortat e Wall di cucirlo ripetutamente. In avvio di ripresa il tema della gara si mantiene sostanzialmente lo stesso, con Beal ed Otto Porter che alzano il volume della radio ma stentano a trovare le chiavi giuste difensivamente per arginare Dennis Smith e Barnes. Dallas subisce a metà parziale ma con Matthews, dalla distanza, si riporta sopra la dozzina di punti di margine, conducendo in porto in relativa scioltezza la sfida nell'ultimo quarto.