E' ancora giovane ed ha una carriera tutta da vivere. La guardia dei Phoenix Suns, Devin Booker, a soli 21 anni si candida a diventare uno dei giocatori più forti ed efficiaci della Lega negli anni a venire. Nella notte, il fatturato realizzato dal talento dei Suns non è bastato alla sua squadra per avere la meglio sulla tenace e sbarazzina Brooklyn, ma gli è bastato però per diventare il quarto giocatore più giovane di sempre a raggiungere i 3000 punti realizzati in carriera.
Booker, ventunenne, in questa speciale classifica è dietro soltanto a tre mostri sacri dell'NBA, ovvero a Sua Maestà LeBron James, Kevin Durant e Carmelo Anthony. Non tre ragazzotti qualunque, insomma. Tutti e tre i giocatori appena citati sono stati in grado di raggiungere l'obiettivo dei 3000 punti messi a referto prima del compimento del ventunesimo anno di età, quindi ancora più precoci dell'asso di Phoenix, salito definitivamente alla ribalta lo scorso anno quando nello splendido scenario del TD Garden riuscì a sciorinare una super prestazione, da urlo, realizzando 70 punti e guadagnandosi la standing ovation dell'intero palazzetto, il quale da sempre si distingue dagli altri per essere molto esigente e soprattutto per avere palato sopraffino.
Giunto al terzo anno nella lega, continua ad essere la prima opzione offensiva dei Phoenix Suns, i quali senza particolari ambizioni di classifica stanno continuando a percorrere il viale che in fondo prevede la crescita dei suoi giocatori. Il roster della franchigia dell'Arizona infatti è per età media uno dei più giovani dell'intera Lega. Booker, primo violino offensivo, in questa prima fase di regular season sta viaggiando a 22 punti di media ad allacciata di scarpa, dimostrandosi un attaccante di assoluto livello, avendo un infinito skill set dal quale attingere per fare male alle difese avversarie. Peccato soltanto di ammirarlo in un contesto a lui poco congeniale, poichè privo di talento ed ambizioni.