Le due partite del Sunday Night NBA giocate ad un orario "europeo" regalano molte emozioni e sorprese, a partire dalla vittoria esterna degli Hawks contro Cleveland. Schroder è il mattatore con 28 punti ma la coppia Babbitt-Prince gioca un ruolo fondamentale con 34 punti e sette triple a segno. Dall'altra parte, oltre alla doppia doppia di James (26+13 assist), non basta il season-high di Wade da 25 punti e un Korver infuocato nell'ultimo periodo che chiuderà con 5/11 dall'arco. Perdono in casa anche i Los Angeles Clippers in una partita ricca di capovolgimenti contro Miami. Blake Griffin, autore di 23 punti, sbaglia il canestro della vittoria a pochi secondi dalla fine dopo aver rimontato 25 punti con un fantastico Lou Williams (22 con 8/18 dal campo). Gli Heat come al solito portano diversi giocatori in doppia cifra ma a spiccare è la doppia doppia da 21 punti e 17 rimbalzi di Hassan Whiteside.
Cleveland Cavaliers - Atlanta Hawks 115-117
Il match parte subito in salita per i padroni di casa grazie ad un parziale iniziale degli Hawks di 12-5, trascinati da due triple di Babbitt. Atlanta non smette di segnare e il pick and roll tra Schroder e Dedmon è un incubo per la difesa dei Cavs, che non riescono a metterci una pezza. Dalla panchina ci pensa Wade a fare la differenza con otto punti nel primo quarto che valgono il -9. Gli ospiti hanno qualche problema di falli nel secondo quarto ma Cleveland, nonostante abbiano riagganciato gli avversari, non se ne approfitta. Wade riesce ancora una volta a dare respiro a LeBron James ma l'energia di Collins e Taylor favorisce ancora una volta la squadra di Budenholzer, che chiude il primo tempo sul 54-45. Nel secondo tempo non cambia la musica e con le triple di Prince e Babbitt Cleveland continua a soffrire. LeBron si mette a macinare canestri ma gli risponde subito Schroder, il quale firma un 11-0 clamoroso che spedisce i Cavs all'inferno. Lue spinge i suoi a giocare sotto canestro viste le grandi difficoltà dall'arco dei tre punti ma non riescono a scendere sotto i tredici punti di distacco. Nell'ultima frazione di gioco gli Hawks si rifugiano nelle mani e nella rapidità di Isaiah Taylor, cercando spesso e volentieri di guadagnarsi tiri liberi. Finalmente James e compagnia si mettono ad attaccare con decisione e grazie soprattutto a Korver Cleveland rientra in partita sul -8 a sei minuti dalla fine. Atlanta sembra essere al sicuro ma in qualche modo i Cavs si riavvicinano con Korver e Green; Taylor dalla lunetta tradisce i suoi con uno 0/2 e Frye può addirittura vincerla con una tripla che però non entra e spegne le speranze di vittoria.
Los Angeles Clippers - Miami Heat 101-104
L'inizio del match è piuttosto calmo per entrambe le squadre, con Dragic che prova a comandare da subito con due triple nei primi minuti. I Clippers faticano un po' e si devono affidare ai tiri dalla lunetta di Gallinari per rimanere a contatto. Nel finale di primo quarto però sono ancora gli Heat a fare la differenza con i due Johnson e Ellington a portare gli ospiti sul 34-20. Il secondo periodo è molto più equilibrato ma agli Heat basta mantenere le distanze continuando a segnare con regolarità e, nonostante Griffin inizi a segnare, ci riescono senza troppa fatica e chiudono il primo tempo sul risultato di 62-49. La squadra di Spoelstra ipoteca la partita nel terzo periodo, quando Los Angeles palesa tutti i limiti offensivi che ha e non riesce neanche a fermare le triple avversarie. Benissimo anche Hassan Whiteside sotto canestro, con i Clippers che toccano il più alto deficit del match, ovvero 25 punti. L'ultima frazione di gioco è clamorosa: Miami è sicura della vittoria e si adagia sugli allori non segnando per i primi cinque minuti. Dall'altra parte è Lou Williams l'ultimo ad arrendersi e lo svantaggio viene ridotto in pochissimo tempo. Finalmente la difesa di coach Rivers è efficace e gli Heat si trovano in una pessima posizione, con meno di dieci punti da difendere. Griffin riporta i suoi avanti con due tiri liberi a tre minuti dalla sirena ma è in questo momento che Dragic e compagni si svegliano. Entrambi i team segnano a sufficienza per restare in gara ma sono i Clippers ad avere l'ultima opportunità, mancando soltanto nove secondi. Il tiro decisivo lo prende Griffin, memore del buzzer beater contro Portland, ma stavolta l'esito è diverso: trova solo il secondo ferro e regala la vittoria a Miami.