I Pistons di Van Gundy stendono anche Sacramento e si confermano al secondo posto della eastern Conference, dietro soltanto ai Celtics. Bradley e Harris confezionano 44 punti in due mentre Drummond realizza la doppia doppia da 16+19 rimbalzi. Randolph è il migliore dei Kings con 19 punti e Fox e Bogdanovic si fermano soltanto a 14. Nell'altro match che tratteremo, New Orleans fatica contro Chicago ma vince lo stesso dopo un tempo supplementare. Cousins decisivo dalla lunetta con 25+11 rimbalzi e 11/13 al tiro libero mentre il compagno Davis, oltre a una doppia doppia da 27+16, è fondamentale nei momenti clou del match, quando c'è da fare la giocata da campione. I Bulls sono trascinati da Justin Holiday e Valentine che ne mettono 34 in due, ma non basta per evitare la sesta sconfitta.

Detroit Pistons - Sacramento Kings 108-99

Detroit si conferma una squadra solidissima da subito e non perde tempo per portarsi avanti. Harris e Bradley puniscono da tre punti mentre Drummond sotto canestro funge da punto di riferimento ma anche da smistatore di palloni. I Kings si svegliano tardi ma riescono a metterci una pezza nel primo quarto grazie al duo Randolph-Bogdanovic. Nel secondo quarto il match è molto equilibrato e i padroni di casa trovano persino il primo vantaggio. Bradley trascina Detroit anche in fase offensiva mentre escono bene dalla panchina i due piccoli di Sacramento: Hield e Mason. Nel secondo tempo l'equilibrio che si era creato viene rotto dagli ospiti. A mettere una seria ipoteca sulla partita ci pensa un fantastico Tobias Harris, uno dei migliori della sua squadra fino ad adesso, assistito dal solito Drummond che è finalmente decisivo. Nell'ultima frazione di gioco i Kings non riescono mai ad avvicinarsi, complice anche l'ottima prestazione di Ish Smith, ex di Philadelhpia. A dare la mazzata finale ci pensa ancora Bradley con due triple che chiudono la contesa, nonostante l'ultimo tentativo di rimonta di De'Aaron Fox.

Chicago Bulls - New Orleans Pelicans 90-96

La partita è molto divertente anche se i canestri faticano ad arrivare da ambo i lati, viste le difese arcigne. Soprattutto Chicago si trova in difficoltà ma riesce a riportarsi a contatto con Robin Lopez e i suoi canestri al ferro. Cambiano alcuni degli interpreti nel secondo quarto ma il risultato è sempre lo stesso con le difese ad avere la meglio. Davis si conferma un All-Star ma dall'altra parte gli risponde Denzel Valentine e si arriva dopo 24 minuti sul 38-38. Al rientro in campo però la musica cambia in favore dei padroni di casa, che riescano a trovare un po' di ritmo. Fantastico al tiro Justin Holiday e i Pelicans palesano la loro dipendenza in fase offensiva dalla coppia Cousins-Davis, trovandosi sotto di sette lunghezze nell'ultima frazione. Chicago brucia immediatamente il vantaggio non segnando per tre minuti e bastano due triple di Miller a tenere aperto il match. New Orleans prova anche la fuga ma Markkanen glielo impedisce con dei canestri importanti. Si arriva quindi in perfetta parità a 1.30 dalla fine, entrambe le squadre non riescono a segnare e l'ultima occasione ghiotta è di Jrue Holiday che si prende un tiro dalla media sfiorando a malapena il ferro. L'overtime è deciso da DeMarcus Cousins che fa a pezzi Lopez e porta i suoi ad un vantaggio rassicurante; il punto esclamativo è messo dalla tripla di Jameer Nelson che vale il +8 a un minuti dalla fine.