Nel primo snodo complicato della stagione dei New York Knicks, la franchigia della Grande Mela ha trovato definitivamente un leader tecnico cui aggrapparsi. Dimenticato Carmelo Anthony, è Kristaps Porzingis la stella riconosciuta dei Knickerbockers, l'uomo grazie al quale il futuro sembra meno grigio, e che intanto ha contribuito alla mini-striscia di tre vittorie consecutive della squadra di Jeff Hornacek.

Brooklyn Nets e Denver Nuggets al Madison Square Garden, Cleveland Cavaliers alla Quicken Loans Arena, tutti successi importanti per il coaching staff di New York, messo sulla graticola dopo una partenza da 0-3. Ma se ai Knicks questo è un momento di relativa tranquillità, il merito è tutto del giovane lettone, che con i suoi 38 punti (nuovo career high) ha mandato al tappeto stanotte una squadra con ambizioni da playoffs nella Western Conference come i Denver Nuggets di Mike Malone. Tiri da tre, miglioramenti nel gioco in post, canestri sotto pressione, questo e altro è il primo Porzingis edizione 2017/2018, al punto che il suo compagno di squadra Enes Kanter lo inserisce tra i candidati al premio di most valuable player della regular season. Troppo presto per parlare di certi traguardi, specie per una squadra che vivrà diversi momenti di difficoltà nel corso della stagione, ma ciò che è certo è che Porzingis ha risollevato l'umore in casa Knicks, come confermato da Courtney Lee, uno dei veterani della squadra: "Oggi abbiamo vinto nonostante aver subito un parziale di 27-2 nel terzo quarto - le sue parole, riportate da Ian Begley di Espn - abbiamo proseguito difendendo e continuando a fare quelle piccole cose che poi conducono alla vittoria, come rimbalzi, extrapass, fare nostre le palle vaganti. Abbiamo lottato e non abbiamo mollato, poi ci siamo appoggiati a Kristaps, che non è stato marcato bene dalla difesa dei Nuggets: totalmente assurdo. Ovviamente gli abbiamo dato la palla e fatto fare ciò che voleva. Non ci siamo scoraggiati dopo lo 0-3 di inizio stagione. Sappiamo che si tratta di un processo. Ci sono nuovi giocatori, un nuovo sistema, e ci vuole tempo per trovare la giusta chimica. Dobbiamo continuare a lavorare, a guardare video, a migliorare e a fare tutte quelle cose che ci hanno consentito di vincere queste tre partite consecutive: bisogna solo cavalcare il momento".

Per Porzingis, che in attacco sembra non avere limiti, è la difesa la chiave del successo di una squadra come i nuovi New York Knicks: "La nostra difesa è fondamentale - le sue parole dopo la vittoria sui Nuggets - così come lo è rimanere insieme come squadra, non essere egoisti e giocare duro nella nostra metà campo. Ci stiamo rendendo conto che questo è l'unico modo per vincere partite: difendere bene per quarantotto minuti". Cinque gare su sei con almeno trenta punti messi a referto, che il lettone spiega così: "Il lavoro che ho fatto quest'estate mi ha molto aiutato e ora sta dando i suoi frutti. Penso che la forza fisica che ho acquisito mi stia supportando molto, anche per quanto riguarda l'equilibrio in tutti quei tiri che ora sto segnando. Nonostante la maggior parte siano tiri contestati, riesco comunque a fare canestro anche con un contatto con gli avversari. Ora mi sento molto più a mio agio nel gioco in post". Torna sul discorso MVP Enes Kanter: "Dovrebbe essere inserito nelle discussioni per il premio di MVP, senza dubbio, per quello che sta portando ogni sera alla squadra. Sta facendo un lavoro fantastico, senza prendersi pause, non solo sul campo, ma anche fuori, cercando di aiutare tutti gli altri". Sulla stessa falsariga coach Jeff Hornacek: "In questo momento è come la dinamite, ha molta più forza nelle gambe ed è estremamente concentrato sul suo tiro: difficile da marcare ora come ora. Come squadra, abbiamo sempre saputo che non sarebbe stata una stagione facile: si tratta di un processo che durerà per un anno intero. Ma i ragazzi stanno facendo del loro meglio, stanno ascoltando, ci provano. Sono molto soddisfatto di come hanno reagito allo 0-3. La reazione dice molto di loro: hanno continuato a lavorare perchè credono in ciò che fanno".