Tre vittorie e quattro sconfitte nel preoccupante inizio di stagione dei Cleveland Cavaliers, che questa notte hanno compiuto il terzo passo falso consecutivo, questa volta contro i New York Knicks tra le mura amiche della Quicken Loans Arena. Una partita che ha visto la squadra della Grande Mela prevalere nettamente contro i vice campioni in carica, che hanno mostrato ininterrottamente per tutti e 48 i minuti di gioco, un atteggiamento ed intensità difensiva assolutamente al di sotto degli standard che, una squadra che punta seriamente alla vittoria finale, deve mantenere. Disattenzioni a difesa schierata, difficoltà a rimbalzo difensivo sui taglia fuori e soprattutto i lentissimi rientri in transizione hanno reso vita facile ai tiratori dei Knicks, oltre che vanificato gli sprazzi di buon gioco offensivo mostrato da Lebron James e compagni, grazie anche al buon rientro di Derrick Rose dall’infortunio alla caviglia.
Lo stesso Tyronn Lue, capo allenatore dei Cavs, ha espresso parole dure nei confronti del rendimento insufficiente della propria squadra : “La sconfitta di stanotte e le ultime due sono inaccettabili e l’unico modo di uscirne sarà lavorare duro, sia noi allenatori che i giocatori e lo faremo. Perdere partite in questa maniera è davvero inaccettabile”. Momento nero per la franchigia dell’Ohio, reduce da quattro sconfitte nelle ultime cinque partite con una media di scarto di 16.8 punti a partita, un segnale certamente non confortante per una squadra che, senza mezzi termini, punta alla quarta apparizione alle NBA finals consecutiva, per giocarsi il tanto agognato anello. “Finché non metteremo la testa a posto, andrà sempre così – continua Lue – Le altre squadre sembrano più veloci in ogni posizione. Corrono, spingono il pallone ad alti ritmi e la sensazione è che non riusciamo a stagli dietro”. Ad aggravare la posizione di Cleveland è anche il semplice fatto che ciascuna delle sconfitte subite in questo inizio di stagione non sia avvenuta per mano di coloro che, verosimilmente, rappresenteranno i suoi principali antagonisti per la corsa al titolo, come gli Warriors o altre contender, bensì da squadre di medio-bassa classifica, come gli stessi Knicks e Brooklyn, per le quali già accedere alla post season sarebbe un trionfo.
“Gli avversari segnano come e quando vogliono contro di noi, la nostra difesa è pessima al momento, quindi questo è il problema principale – dichiara Lebron James nel post partita – la nostra difesa in transizione è inesistente”. A queste chiarissime parole si aggiungono gli impietosi numeri di quest’ultima partita e in generale di queste prime battute di stagione regolare per Cleveland: oltre allo show portato in campo da Tim Hadraway Jr. e Kristaps Porzingis, che hanno fatto il bello e il cattivo tempo contro una difesa di così basso profilo (66 punti in due), si aggiunge il preoccupante dato sull’ efficienza difensiva della squadra di coach Lue (109.8 punti per 100 possessi) che la rende la seconda peggior squadra dell’ est, sotto questo aspetto, davanti ai soli Brooklin Nets.
Anche dal punto di vista offensivo non c’è molto per cui sorridere per i campioni in carica della Eastern Conference, con uno scarso 38.3% dal campo che rappresenta la seconda partita in cui la squadra di Lebron James non è riuscita a superare il muro del 40% dal campo, cosa che l’anno scorso non era mai accaduta, in casa, prima di Natale. Una partita dominata fin dall’inizio da New York, che ha concluso in vantaggio 29-19 il primo quarto, un trend tristemente continuo per i Cavs in queste prime sette uscite, dove il plus minus di punti per i primi quarti cita un preoccupante -54 nelle sole ultime cinque partite. Prossimo impegno per la franchigia dell’Ohio sarà mercoledì, dove la Quicken Loans ospiterà gli Indiana Pacers, un cliente non facile e reduce da una vittoria contro i San Antonio Spurs e in generale in un ottimo momento di forma.
Ultimo a dire la sua in merito al momentaccio che la sua squadra sta vivendo è stato Kevin Love, reduce dalla sesta doppia doppia stagionale che ha dichiarato: “Riusciamo ad essere molto meglio quando siamo noi a correre per il campo mettendo in difficoltà gli avversari e non quando succede il contrario. Dobbiamo cambiare questa cosa. Molto può essere migliorato con l’impegno, abbiamo talento qui, è evidente. Sulla cara siamo forti, ma ora dobbiamo andare in campo più determinati e metterci la giusta volontà per migliorare, al momento dobbiamo trovare una soluzione”.
Parole dure sia da parte del coach che da parte dei leader di una squadra la quale, al momento, ha fatto vedere solo una minima parte del proprio potenziale su entrambe le metà campo e che se vorrà davvero competere ai massimi livelli, dovrà sicuramente modificare in positivo il proprio impatto difensivo sulle partite, cosa non sempre scontata o automatica anche nelle scorse stagioni per Lebron James e compagni.