GOLDEN STATE WARRIORS - DETROIT PISTONS 107-115

Seconda vittoria in due giorni per i Detroit Pistons che dopo aver sconfitto i Los Angeles Clippers si tolgono lo sfizio di battere a domicilio i campioni in carica dei Golden State Warriors con il punteggio di 115 a 107. Detroit sale così al primo posto della Eastern Conference, cinque le vittorie a fronte di sole due sconfitte. Decisive le sontuose prove di Bradley (23 punti) e Jackson (22), i quali oltre a dare fluidità all'attacco facendo girare molto bene palla e mettendo spesso in ambasce la difesa dei campioni in carica, hanno sputato sangue anche sull'altro lato del campo, ed a nulla sono serviti ai Gsw i ventelli (ed oltre) sfoderati dal trio Curry (27), Thompson (29) e Durant (28), perchè alla sirena finale è stata premiata l'indole operaia della franchigia della Mo-Town. Seppur siano sprofondati a -14 dopo un canestro di Durant, gli uomini di coach Van Gundy non hanno mai perso la bussola, ed in maniera parsimoniosa sono riusciti a battere la difesa dei Warriors e riportarsi sotto al termine del terzo quarto (81-81). Poi, nel finale punto a punto, Curry e soci sbagliano un pò troppo, non è successo invece dall'altra parte del campo e Detroit (46% dal campo, 44% da oltre l'arco e 100% dalla linea della carità) ha dunque infiocchetto la vittoria alla Oracle Arena, una W tanto prestigiosa quanto importante ai fini della classifica.

Golden State Warriors - punti: Thompson 29, Durant 28, Curry 27; rimbalzi: Green 13; assist: Curry 8;

Detroit Pistons - punti: Bradley 23, Jackson 22, Smith 16, Harris 16; rimbalzi: Drummond 18; assist: Jackson 5, Drummond 5;

 

CLEVELAND CAVALIERS - NEW YORK KNICKS 95-114

Chi lo avrebbe mai pronosticato? I Cavaliers in totale confusione, quarta sconfitta stagionale in sette partite ed a passare alla Quicken Loans Arena sono stati perfino i New York Knicks, una delle squadre più deboli dell'intera lega. Che avesse bisogno di cure era chiaro a tutti, ma Lue non è ancora riuscito a trovare la ricetta giusta, e così i vice campioni NBA continuano a fare incetta di figuracce in questo balordo inizio di regular season. I newyorchesi hanno messo in mostra sprazzi di bella pallacanestro, e spinti da un super Hardaway jr (34 punti) e dal solito ed immarcabile Porzingis (32+12) hanno messo subito in chiaro le cose, e da possibili 'vittime sacrificali' si sono trasformati in 'atroci giustizieri'. Cleveland è in crisi, bisogna dirlo. Ha lasciato la testa della contesa fin dalla palla a due agli ospiti che hanno piazzato un mega parziale di 14-0 in avvio, smontando subito lo schricchiolante giocattolo Cavs. Dopo il fuoco di paglia del secondo quarto (parità a quota 49), i Knicks hanno ripreso nuovamente il largo nel terzo quarto spinti da un Hardaway jr on fire e da Kanter che sotto i tabelloni ha fatto la voce grossa (18+12). In balìa degli avversari, Cleveland si è dimostrata letargica, ed al 48' minuto la doppia doppia di Love (22+11), i 15 del rientrante Rose e la quasi tripla doppia di King James (16+10+7) si è rivelata una produzione non all'altezza, e contro ogni pronostico la franchigia della Grande Mela ha sbancato con pieno merito la Q Arena ed ha conquistato la seconda gioia stagionale, ossigeno puro in un ambiente ancora parecchio depresso.

Cleveland Cavaliers - punti: Love 22, James 16, Rose 15; rimbalzi: Love 11; assist: James 7;

New York Knicks - punti: Hardaway jr 34, Porzingis 32, Kanter 18; rimbalzi: Kanter 12; assist: Jack 9;