Seconda sconfitta consecutiva per i Los Angeles Lakers, alla partita persa in casa contro i Toronto, si aggiunge quella della notte, on the road contro gli Utah Jazz per 86 a 91, sfide entrambe caratterizzate da un’opaca prestazione da parte di Lonzo Ball. Solo 9 punti, con le solite difficoltà al tiro (3-10 per lui), ma soprattutto 4 assist e 2 rimbalzi, ben al di sotto delle sue medie stagionali, il tutto condito da 5 palle perse, non una statistica confortante per il figlio di LaVar. “Imputate la sconfitta a me - questa è l’assunzione di responsabilità di Lonzo – stavamo rimontando e due mie giocate stupide li hanno mantenuti in vantaggio”. Una partita che ha visto, fin da subito, i Lakers rincorrere nel punteggio i padroni di casa.
Un tentativo di rimonta Lakers portato avanti nel terzo quarto fermato prepotentemente da una giocata del rookie dei Jazz Donovan Mitchell, il quale, non tagliato fuori dalla difesa giallo viola, ha inchiodato la schiacciata in tap in sull’errore da dietro l’arco di Alec Burks. Sicuramente evidenti le responsabilità di Ball in questo episodio, dove la matricola angelina ha peccato di distrazione sia mancando il taglia fuori che facendosi superare a rimbalzo da Mitchell nonostante un posizionamento migliore. Qualche minuto dopo l’ex UCLA ha rimpolpato lo scout negativo con una sanguinosa palla persa, concretizzata da una tripla dello stesso Mitchell, che ha ricacciato le speranze di rimonta Lakers a undici lunghezze, che, nel corso del quarto quarto, si sono rivelate troppe per i Lakers, avvicinatisi al massimo a cinque punti di disavanzo da Rubio e compagni. “È stata colpa mia, se ci pensate giocate di quel tipo influenzano il corso di una partita. Avrei dovuto tagliarlo fuori e poi ho perso palla” queste le parole evidentemente contrite di Lonzo Ball, che, oltre alla sconfitta, ha sicuramente perso il duello contro il rookie dei Jazz, molto meno blasonato e decisamente meno atteso alla vigilia della stagione. Ammissione di responsabilità seguita, a poche ore dalla sconfitta da un tweet da parte del maggiore dei fratelli Ball, che ha compiuto 20 anni lo scorso venerdì, dove la point guard inneggia a supportare la squadra in quasiasi momento, anche in quelli di difficoltà corrente. "Se non siete con noi ora, non siatelo più avanti....troveremo un modo" queste le esatte parole del playmaker angelino sui social.
Grande lavoro degli Utah Jazz, nel limitare il gioco del prodotto di UCLA, limitandone le penetrazioni e riducendo all’osso lo spazio a Lonzo per mettere in ritmo i compagni con i suoi passaggi. A poco è servito il ritrovato tiro da fuori di Lonzo, autore di un buon 3-6 da tre, considerando le disastrose percentuali dalla lunga distanza fin’ora mantenute dalla seconda scelta dello scorso draft. “Devo sicuramente migliorare molto. Nove punti e quattro assist, non è assolutamente sufficiente”, queste le parole di Lonzo al termine dell’intervista dalla quale è emersa una certa frustrazione, ma anche una gran voglia di migliorarsi e diventare quel giocatore in grado di cambiare, definitivamente, il percorso di questi Los Angeles Lakers che, dopo anni di mediocrità, cercano di gettare nuove basi per un nuovo e duraturo ciclo positivo.