Soltanto cinque partite nella notte NBA, quel che basta però per una considerazione che ci piace fare. Brilla il 'Made in Italy' sui parquet d'oltreoceano: sia Marco Belinelli che Danilo Gallinari si sono resi protagonisti di due performance brillanti, seppur il risultato finale abbia premiato solo il secondo, con i Clippers in vetta alla Western Conference, ancora imbattuti.
BELINELLI ON FIRE - Andiamo per gradi, e dunque prima tappa allo United Center, dove si sono sfidate Chicago ed Atlanta, obiettivamente due tra le squadre più deboli dell'intera lega. Il decorso della gara lo ha confermato, nessuna delle due potrà vantare ovviamente ambizioni playoff poiché in pieno processo di 'rebuilding'. Nella mediocrità più assoluta a brillare però è stato Marco Belinelli, top scorer della contesa con 23 punti realizzati (3/7 da due, 5/9 da tre e 2/2 ai liberi) impreziositi da 2 rimbalzi, 2 assist ed una palla recuperata. Beli ha dunque giocato la sua miglior partita in maglia Hawks, ottima produzione offensiva soprattutto se parametrata al minutaggio, con il talento di San Giovanni in Persiceto che è rimasto in campo 31' minuti, uscendo come sempre dalla panchina.
Atlanta ha sofferto per tutto il primo quarto, poi ha accelerato non appena il nostro portabandiera ha messo piede in campo, portando sul parquet quell'imprevedibilità, freschezza necessaria per dare maggior brio ad un attacco obiettivamente troppo stantivo. Troppi passaggi a vuoto per la franchigia della Georgia, che è riuscita a riportarsi a contatto con gli avversari ogni qualvolta Marco ha ingranato le marce alte. Dall'arco è stato bollente, l'anima degli Hawks nel finale, perchè prima ha riportato la sua squadra a meno due, poi ha realizzato la tripla del sorpasso a poco meno di due minuti dal termine. Occorreva difendere, ma Atlanta non lo ha fatto, in realtà non lo ha manco accennato, e dunque la super prova del Beli è stata vanificata dalla superficialità dei suoi compagni nell'altra metà campo.
GALLO DAI DUE VOLTI - I Clippers hanno vinto sulla sirena, in quel del Moda Center di Portland, la quarta partita in regular season. Percorso immacolato fino a questo punto, ed automatica vetta della Western Conference in bella compagnia degli Spurs. Il nostro Danilo Gallinari ha vissuto una serata dai due volti, lasciando l'Oregon con 16 punti refertati a tabellone. Molto bene nel primo tempo (14 punti, il più prolifico dei suoi), quando la sua capacità di attaccare il ferro (8/8 ai liberi al riposo) ha messo seriamente in difficoltà la difesa di Portland, la quale non è riuscita mai a trovare le contromisure all'agilità, alla forza fisica del Gallo.
Meno bene invece nella seconda parte del match, quando la difesa dei Trail Blazers è riuscita a frenarne il suo impeto, il quale non è riuscito ad attaccare più il ferro. Le sue conclusioni non sono entrate, ha litigato con il canestro sbagliando addirittura 7 degli 8 tiri tentati. Al netto di un secondo tempo in ombra, tutto sommato la produzione offensiva di Danilo continua a far felice i Clips, i 16 punti sono proprio quel tipo di bottino cercato dal front-office degli angelini in estate, cioè un'ala piccola capace di cavalcare frequentemente la doppia cifra nella casella dei punti realizzati, oltre a dare una mano ai vari Rivers, Beverley e Griffin nella creazione del gioco.