MIAMI HEAT - SAN ANTONIO SPURS 100-117

Quattro su quattro, fino ad ora percorso netto per San Antonio e vetta della Western Conference raggiunta con relativa facilità. Spurs imbattuti, nella lega solo i Los Angeles Clippers come gli speroni vantano lo zero nella casella delle L. E' sempre lui, in questo inizio di regular season, la marcia in più degli speroni: LaMarcus Aldridge, ritornato finalmente ai livelli da All Star. Esce dalla 'Triple A' con 31 punti refertati a tabellone (12/20 dal campo), e coadiuvato da un Rudy Gay ispiratissimo (22 punti con soli otto tiri totali dal campo) lanciano la franchigia all'ombra dell'Alamo al quarto successo consecutivo. Gli Heat oppongono una discreta resistenza, finiscono sotto oltre la doppia cifra di vantaggio nel corso del primo tempo, prima di risalire la corrente con parsimoniosa gestione dei possessi offensivi, ma una reazione degli uomini di coach Popovich, incarnata nel parziale di 32-15 nel corso del terzo quarto, chiude completamente i giochi, con i locali che dal -1 rimpiombano per oltre la doppia cifra di svantaggio. L'ultimo quarto vede gli Spurs amministrare, e Miami, incapace di riaprire la gara, affoga tra i tentacoli della difesa neroargento. Per gli Heat, ancora senza Hassan Whiteside in mezzo all’area, Tyler Johnson dalla panchina è il top scorer di squadra con 23 punti, seguito dai 21 di James Johnson e dai 20 di Goran Dragic.

MIAMI HEAT - T. Johnson 23, J. Johnson 21, Dragic 20; rimbalzi: J. Johnson 9; assist: Dragic 5
SAN ANTONIO SPURS - Aldridge 31, Gay 22, Green 15; rimbalzi: Anderson 10; assist: Gay, Mills 4

OKLAHOMA CITY THUNDER - INDIANA PACERS 114-96

Paul George contro il suo passato, atto primo. All'ex Pacers tremano le gambe, e la sua serata va considerata piuttosto mediocre: 10 punti e 1 rimbalzo in soli 19' minuti d'impiego prima di uscire per 6 falli. A spingere i Thunder verso il successo ci pensa l'MVP Russell Westbrook, che infiocchetta la seconda tripla doppia stagionale (28 punti, 10 rimbalzi e 16 assist) e fa capire a tutti che anche quest'anno d'altronde non sarà particolarmente diverso da quello appena concluso. Positivo ancora una volta Anthony, il quale in attacco si fa rispettare eccome e pareggia il bottino di Bug Russ, realizzando anch'egli 28 punti (e 10 assistenze vincenti per i compagni). OKC trionfa per manifesta superiorità, il primo tempo appare equilibrato, ma più per merito di Indiana, per demerito dei padroni di casa che litigano un pò troppo con il canestro. Poi, nel corso del terzo periodo, ecco l'affondo dei Thunder: Huestis e Westbrook danno il via al break che trascina OKC sul +16 e per i Pacers è notte fonda. Divario non ampissimo, ma che gli uomini di coach McMillan non riusciranno a colmare, nonostante la più che positiva prestazione di Victor Oladipo, ex di turno, miglior marcatore del match con 35 punti.

OKLAHOMA CITY THUNDER - Punti: Westbrook 28, Anthony 28, Adams 17; rimbalzi: Adams 11; assist: Westbrook 16.

INDIANA PACERS - Oladipo 35, Collison 18, Young 14; rimbalzi: Sabonis 11; assist: Collison 3