CLEVELAND CAVALIERS - CHICAGO BULLS 119-112

Sorpresa nel quintetto dei Cleveland Cavaliers. Coach Lue schiera JR Smith e Tristan Thompson nello starting five, e concede le chiavi della squadra a LeBron James, che gioca da playmaker al posto di Calderon, point guard di ruolo ma tenuto fuori. Il Re risponde presente, e non delude le attese guidando i suoi al successo contro i combattivi Bulls. Alla sirena finale sono 34 i punti del Prescelto, infarciti da 13 assist e 3 recuperi con sole 2 palle perse. Ottimo compagno di merenda è Kevin Love, impatto superbo e doppia doppia corposa da 20 punti e 12 rimbalzi. Gara non semplicissima, così come in molti prevedevano. Sotto di 14 punti nel primo quarto, la franchigia dell'Ohio è riuscita pian piano a risalire la corrente nel secondo parziale prima di sferrare i colpi decisivi nel secondo tempo. Bene l'apporto della panchina dei Cavs, la quale sconfigge quella dei Bulls 46-34: positivo Jeff Green, autore di 16 punti, che dimostra di essersi integrato più che bene nel sistema di gioco dei vice-campioni NBA. Chicago fa quel che può, e considerando le rotazioni ridotte all'osso ed una qualità del roster non proprio eccelsa, può uscire a testa altissima dalla Quicken Loans Arena: buone le prove di Holiday e Markkanen, i quali chiudono rispettivamente con 25 e 19 punti realizzati.

CLEVELAND CAVALIERS - Punti: James 34, Love 20; rimbalzi: Love 12; assisit: James 13.

CHICAGO BULLS - Punti: Holiday 25, Markkanen 19; rimbalzi: Markkanen 8; assist: Grant 10.

 

ORLANDO MAGIC - BROOKLYN NETS 125-121

Orlando sorride, si prende la rivincita sui Nets e si coccola Aaron Gordon, vero protagonista all'Amway Center. I suoi 41 punti ed i 14 rimbalzi rappresentano il massimo in carriera ed indirizzano la sfida dalla parte dei Magic; gara equilibrata fino alle battute finali, merito di Brooklyn che vende cara la pelle, lottando sul parquet senza mollare mai, neppure solo un centimetro. L’ala dei Magic chiude con una prestazione al tiro straordinaria: 14/18 dal campo, 5/5 da tre e 8/10 ai liberi in oltre 36 minuti, venendo ben supportato da un Evan Fournier da 28 e un D.J. Augustin da 19 con 6 assist, permettendo a Orlando di recuperare il -12 a cui erano scesi nel corso del terzo quarto sotto i colpi di un D’Angelo Russell da 29 punti in 29 minuti. Il canestro spacca-partita è opera dello scatenato Gordon, il quale manda a bersaglio la sua quinta tripla di serata a 36'' secondi dal termine, canestro che permette agli uomini della Florida di riportarsi in vantaggio nel punteggio e sbrogliare una matassa che si stava facendo parecchio insidiosa. I Nets si leccano le ferite, avendo pregustato il terzo successo stagionale, Orlando invece prosegue nel suo inizio positivo di regular season, e dopo lo scalpo ai Cavaliers, aggiungono un'altra importante W al proprio record.

ORLANDO MAGIC - Punti: Gordon 41, Fournier 28; rimbalzi: Gordon 14; assist: Augustin 6.

BROOKLYN NETS - Punti: Russell 29, Hollis-Jefferson 18; rimbalzi: Booker, LeVert 8; assist: LeVert 5.