Seconda vittoria in Champions League per Avellino, che all'esordio stagionale in casa supera con una gara da squadra matura l'Ostenda. I belgi, a punteggio pieno dopo 5 gare nel proprio campionato, partono di gran carriera e nel primo quarto realizzano addirittura 27 punti. Avellino non si lascia imoressionare, comincia a difendere forte (ottimo D'Ercole), controlla i rimbalzi con Leunen e si affida all'estro di Wells e Rich per scardinare le difese dei belgi. Con una tripla di Leunen allo scadere, la Sidigas chiude anche con un buon margine, ma con un Fesenko in più sotto le plance il ritorno non dovrebbe essere un problema.
Primo tempo Già priva di Fesenko, Avellino perde subito Ndaiye, che commette due falli. Ostenda vola spinta dai canestri di Kesteloot e Fieler (7-14), mentre Avellino si affida al talento puro di Rich (ex di turno, a Ostenda ha vinto un campionato) e Wells (11-16). Senza un centro di ruolo, l'area di Avellino è facile preda dei belgi, che dominano nel pitturato con i 213 centrimetri di Jekiri. Col predominio a rimbalzo e le iniziative di Lasisi, Ostenda vola sul +12 (13-25) con un libero dell'ex Siena Myers. Avellino reagisce con un parziale di 5-0 firmato da Scrubb e Rich, obbligando Gjiergia al primo timeout. Avellino fallisce con Filloy la tripla per accorciare ulteriormente, e Ostenda chiude il primo quarto con 9 punti di vantaggio (18-27). Kasteloot è a quota 8 punti e 6 rimbalzi, 6 i punti di Rich.
Tutta altra musica nel secondo quarto. Avellino alza una barriera in difesa, costruita soprattutto con la furbizia di D'Ercole, e in attacco è imprendibile con Rich e Wells. Ostenda resta 7 minuti senza far canestro, subisce i veloci contropiedi di Wells e i piazzati di Rich; Avellino piazza un parziale di 15-0 portandosi anche sul +6 (35-29), ma negli ultimi due minuti, complice ingenuità su ambo i lati di Ndiaye, subisce un mini controparziale di 4-0, che permette agli ospiti di chiudere il primo tempo sotto di sole 2 lunghezze (35-33).
Secondo tempo Avellino mette sul parquet la maggiore esperienza e il maggior tasso tecnico. Quando anche lo spauracchio Kesteloot conosce la stoppata di Zerini, Avellino sale sul +7 (44-37)
con 5 punti di Fitipaldo. Tuttavia, l'attacco di Avellino risente delle troppe palle perse ingenuamente e Jekiri, pur non essendo un fenomeno, sfrutta i suoi centimetri per creare problemi. La tripla di Wells del 47-39 consente però agli irpini di controllare con tranquillità una faese dell'incontro caratterizzata da tanti errori, Filloy realizza anche il +9, poi Ostenda reagisce e con una tripla di Fieler (11/17 dalla lunga distanza nelle prime 5 di campionato) dà il via alla rimonta (49-46).
In avvio di ultimo quarto, le triple di Scrubb e Wells - serviti da Fitipaldo - intervallate dall'ennesimo recupero di D'Ercole, indirizzano pesantemente la partita (55-46). Ostenda prova a rientrare con 5 punti di Salimu, ma è ricacciata indietro da 4 punti di Wells, che tocca quota 20 (59-51). Il leader di Ostenda, Djordjevic, continua a collezionare errore al tiro, ma anche Avellino litiga col canestro. A due minuti dal termine, un gioco da 3 punti di Jekiri mette i brividi ad Avellino, ma ci pensa Fitipaldo ad aggiustare le cose con canestro e recupero (61-54). Al play viene però sanzionato un antisportivo inesistente che con 60 secondi da giocare ridà qualche speranza a Ostenda (61-57). A 28 secondi dal termine, e sullo scadere dei 24, Ndiaje realizza il canestro che vale la vittoria, poi Leunen piazza la tripla utilissima anche per la differenza canestri (66-57).