Questa tremenda ondata di infortuni in NBA poteva non colpire anche i Los Angeles Clippers? Manco per scherzo, ed ecco che i Clips saranno costretti a fare a meno del rookie serbo Milos Teodosic a tempo indeterminato. Fascite plantare al piede sinistro, questa è la diagnosi emersa dopo che il playmaker ex CSKA Mosca si è sottoposto a tutti gli esami del caso, successivi all'infortunio capitatogli durante la gara giocata e vinta largamente dalla sua squadra contro i derelitti Phoenix Suns. Escluse le fratture, questo tipo di problema è come sempre delicato in quanto è difficile pianificare in alcun modo dei tempi certi per il ritorno in campo.
Seppur i Clippers abbiano messo sù un roster lungo e ben miscelato, sostituire Teodosic non sarà impresà facile. Coach Doc Rivers ha iniziato già a studiare eventuali mosse per poter reggere l'urto di questa assenza, che potrebbe rivelarsi una zavorra per Gallinari e compagni. Le alternative non mancano, ma di certo non offrono le stesse garanzie che poteva offrire il serbo. E' stato richiamato Jawun Evans, inserito nuovamente nel roster, il quale potrebbe rientrare nelle rotazioni, pur avendo sempre un minutaggio abbastanza ridotto, oppure concedere più minuti in campo all'altro rookie, Sindarius Thornwell, già abile e arruolato e quindi a disposizione di Doc Rivers da svariate settimane. Il maggiore indiziato a ricoprire lo spot di 'playmaker' lasciato vacante da Teodosic è però un altro, Austin Rivers, figlio del coach, che già in passato ha ricoperto con discreti profitti quel ruolo. Lui, Lou Williams e Patrick Beverley saranno chiamati a dare qualcosa in più, per sopperire a questa assenza e rendere il backcourt dei Clippers sempre rispettabile, al netto dell'uscita di scena del mago serbo.
Ipotesi più remota rappresenta quella del tesseremanto di un free agent. Qui però sorgono alcuni problemi: adocchiato Monta Ellis, lo spazio salariale dei Los Angeles Clippers non permette grossi spazi per poter agire liberamente ed avendo solo 120.000 dollari a disposizione per operare, l'acquisizione dell'ex Pacers farebbe automaticamente scatttare il pagamento della luxury tax ai Clips, particolare non gradito dal front-office della franchigia losangelina che dunque proverà a fronteggiare la 'tegola Milos' cercando di trarre il massimo dai componenti attuali del roster.