A Los Angeles, sponda Lakers, tutte le attenzioni sono puntate su Lonzo Ball. Scelto con la seconda moneta dai gialloviola del nuovo corso composto da Magic Johnson e Rob Pelinka, il figlio primogenito del discusso LaVar è già il giocatore più scrutinato della squadra, e tra i più attesi dell'intera lega. Lo dimostra l'attenzione con cui viene mediaticamente monitorato il suo infortunio alla caviglia, patito lo scorso 2 ottobre in preseason contro i Denver Nuggets. 

Dopo oltre dieci giorni, Lonzo non è ancora pronto, e il suo completo recupero potrebbe non avvenire prima dell'inizio della regular season (mercoledì 18 ottobre, per i Lakers). Tornato ad allenarsi solo parzialmente con il resto della squadra, Ball spiega quali siano le reali condizioni della sua caviglia: "Oggi mi sono sentito bene - le sue parole, riportate da Ohm Youngmisuk di Espn - ovviamente non sono ancora completamente a mio agio, ma sono contento di essere stato in grado di partecipare a quasi tutto l'allenamento. Ho fatto un cinque contro zero, è andata bene, provo a migliorare giorno dopo giorno. Non sono sicuro di poter giocare venerdì contro i Los Angeles Clippers. Domani (oggi, ndr) parlerò con lo staff e vedremo cosa avranno da dire. Quella di oggi è stata comunque una giornata positiva. La parte più difficile del recupero è tornare a spingere sull'articolazione, più del dolore. Quando mi sono infortunato, la caviglia non si è subito gonfiata, stavo bene, mi sembrava di poter continuare a giocare. Poi la mattina dopo mi sono svegliato con del gonfiore: è stato un vero contrattempo. Ora si tratta solo di assicurarci che dopo gli allenamenti vada tutto bene, che non ci siano problemi: oggi è stato così, speriamo di fare l'ultimo passo avanti". Lonzo parteciperà allo shootaround che precederà la sfida prestagionale ai Clippers (stessi avversari dell'apertura della regular season), secondo quanto anticipato dal suo allenatore: "Se la caviglia non peggiora, ci sarà sicuramente - dice Luke Walton - nello shootaround non c'è contatto fisico, si tratta solo di tiri, passaggi, cinque contro zero e ripetizione di esecuzione. Oggi ha preso parte alla gran parte dell'allenamento, ha saltato solo la parte finale perchè volevamo evitargli contatti dopo tutti gli up and down degli ultimi giorni. Sin dall'inizio abbiamo adottato un approccio quotidiano per vedere come andava la sua caviglia. E' migliorato lentamente, e oggi è tornato ad allenarsi". Con queste premesse, sembra difficile che Ball possa scendere in campo contro i Clippers stanotte: troppi i rischi di un'eventuale ricaduta.

Chi sarà presente sarà invece Julius Randle, apparso già un altro giocatore in preseason, dopo aver perso peso in estate ed essere partito spesso dalla panchina in questo inizio di ottobre. "Mi è sembrato arrabbiato - dice ancora Walton riguardo alla partenza dalla panchina di Randle - ma ha utilizzato questo suo stato d'animo per giocare con voglia ed energia. E' stato fantastico in allenamento negli ultimi due-tre giorni, ha giocato alla grande a Las Vegas. E' questo ciò che comporta la concorrenza, richiede il meglio di te, e penso che lui stia salendo di colpi dopo quanto accaduto". Randle gioca anche per guadagnarsi un cospicuo aumento salariale, in quanto al termine della stagione sarà eleggibile per l'estensione contrattuale che spetta ai rookie dopo le prime stagioni NBA: "Posso solo concentrarmi sulla pallacanestro - le parole di Julius - non posso viceversa controllare la vicenda contrattuale, lascio che se ne occupi il mio agente. Parliamo spesso, siamo sulla stessa lunghezza d'onda, ed è lui a comunicare con il frontoffice dei Lakers. Penso al rinnovo ogni giorno, è una cosa che finirà per farmi impazzire. Sono estremamente motivato, ho capito che è fondamentale prendersi cura del proprio corpo, anche se la motivazione principale è quella di diventare un grande giocatore". Walton spiega così l'esclusione dal quintetto di Randle: "Ho voluto provare Larry Nance dall'inizio, non sto certo pensando alla questione del contratto. Comunqu, qualsiasi cosa lo stia motivando, sta funzionando benissimo in questo momento". Un Randle che ha trascorso l'estate lavorando sul suo fisico: i miglioramenti sono evidenti, come notato dallo stesso general manager Rob Pelinka e dai compagni di squadra, tra cui Brandon Ingram: "E' diventato ancora più forte, e questa è una cosa folle. Ha rifinito il suo tiro e ora in allenamento sta tirando davvero bene da tre punti". Partita dunque la stagione della dimostrazione delle proprie qualità per Randle e per tanti altri giovani Lakers, in attesa della probabile rivoluzione della prossima estate.