E' la solita pioggia di triple a scandire i passi della prima vittoria stagionale, seppur si tratti sempre di preseason, dei campioni in carica dei Golden State Warriors. A Shanghai, la squadra di Kerr fatica per un quarto prima di entrare in ritmo e travolgere i Minnesota Timberwolves a cavallo dei due quarti centrali, mettendo a referto 78 punti in due quarti e riuscendo ad alzare a piacere l'intensità difensiva nel momento di chiudere la gara. Sugli scudi il solito Stephen Curry, che esalta il pubblico cinese con una serie di triple da distanza siderale, con le quali spiana la strada nel terzo quarto verso la vittoria. 

Percentuali irreali e ritmi altissimi già in avvio di partita, con le difese che così come l'ultima amichevole giocata a Shenzhen si confermano a dir poco ballerine. Sono i rispettivi attacchi invece a farsi preferire, con i Timberwolves che approfittano dei lacci fin troppo sciolti dei Warriors per innescare le proprie bocche da fuoco, sul perimetro ma non solo. Rispondono Curry e compagni, nonostante il punteggio resti saldamente nelle mani di Minnesota che, a cavallo dei primi due quarti, tocca anche i dieci punti di vantaggio grazie a Towns e soprattutto un Wiggins molto ispirato al tiro. Scollinati oltre la metà del secondo periodo Golden State inizia a fare sul serio nella propria metà campo, iniziando a limitare con intensità le iniziative perimetrali di Minnesota che accusa il colpo: il 13-3 di parziale degli ultimi minuti consente a Durant e compagni di mettere la testa avanti nel punteggio all'intervallo e di spostare l'equilibrio della gara. 

Kevin Durant a campo aperto - Foto Timberwolves Twitter
Kevin Durant a campo aperto - Foto Timberwolves Twitter

L'inerzia si sposta definitivamente dalla parte dei Warriors ad inizio ripresa, quando Golden State scappa nel punteggio grazie alla lunghissima serie di triple che crea i presupposti del break decisivo: Curry prende per mano i suoi, Thompson e Durant lo emulano e, dalla parte opposta, il solo Wiggins non riesce a tenere il passo dei Warriors. Steph è letteralmente scatenato e, oltre all'ennesima tripla, attacca a piacimento in penetrazione la difesa di Thibodeau, che perde fiducia ed entusiasmo lasciando scappare i campioni in carica nel punteggio: il parziale è stordente e, dal più quattro dell'intervallo, si passa al 114-95 di fine terzo periodo. L'emorragia non si ferma e, nonostante l'uscita dal campo del quintetto titolare di coach Kerr, i Warriors continuano a macinare gioco e punti, mantenendo dapprima intatto il vantaggio e successivamente incrementandolo nel finale fino al 142-110 conclusivo.