Inizia con una sconfitta la preseason NBA di Lonzo Ball e dei Los Angeles Lakers. Tutti gli occhi di Anaheim erano per l'esordio del prodotto di UCLA, che così come accaduto in Summer League paga dazio alla prima uscita con una prestazione tutt'altro che positiva. Tanti i problemi al tiro per il numero due gialloviola, ed in generale per tutti i Lakers che faticano a metà gara nel tenere il passo ed il ritmo forsennato dei Minnesota Timberwolves, abili a sfruttare le proprie qualità sotto le plance con Towns, Gibson, Dieng e Muhammad per piazzare il break decisivo e scappare nel punteggio. Buone indicazioni per Thibodeau, decisamente meno per Walton.
I Lakers devono rinunciare a Brook Lopez, al suo posto in quintetto Larry Nance. Ritmi alti e discrete percentuali al tiro in avvio, incentivate da un atteggiamento ed un piglio difensivo tutt'altro che di primissimo livello. Ingram risponde alle iniziative di Teague e Gibson, protagonisti già dalle prime battute. Lonzo risponde da oltre l'arco alla tripla di Towns, ma sono i Timberwolves a tenere in mano le redini dell'incontro nonostante l'equilibrio nel punteggio (31 pari). E' sotto le plance che i ragazzi di Thibodeau fanno la differenza e le percentuali che calano alla distanza dei gialloviola accentuano questo gap tra le due squadre, soprattutto a rimbalzo: Kuzma prova a tenere a galla, con Clarkson, i losangeleni, ma è Muhammad, con Dieng, a lanciare il parziale Minnesota. Nella seconda metà del secondo periodo il ritorno in campo di Teague e Towns spacca in due la contesa, con i Lakers che non trovano più la via del canestro e confermano le enormi difficoltà difensive nel limitare l'attacco dei rivali, consentendogli di guadagnare una decina di lunghezze di margine all'intervallo (61-52).
In avvio di ripresa la musica non cambia affatto, anzi, sono le due triple quasi consecutive di Towns a scavare il solco definitivo tra le squadre. I Lakers si affidano al solo Randle in attacco per provare a restare aggrappati alla contesa, senza tuttavia riuscirci (79-61). Walton pesca dalla panchina e stravolge il suo quintetto, ricevendo risposte positive soprattutto da Kuzma, il quale infila otto punti di fila personali dando nuovamente un minimo di entusiasmo ai suoi. Sono Wiggins e Dieng, tuttavia, a confermare il vantaggio Timberwolves alla penultima sirena. Nell'ultimo quarto l'attacco di Minnesota si appoggia costantemente a Dieng e soprattutto a Muhammad, i quali rispondono costantemente ai tentativi, vani, di rimonta Lakers portati da Clarkson e soci. Il vantaggio resta costantemente sopra la doppia cifra di margine, con i ragazzi di Thibodeau che conducono tranquillamente in porto la vittoria senza particolari patemi negli ultimi minuti.