Leadership, capacità di lettura del gioco da veterano, paragoni altisonanti con leggende del passato, il nuovo ciclo di una delle franchigie più blasonate che trova in lui il suo punto focale, tutto questo è Lonzo Ball, la matricola più attesa all’esordio in questa stagione, che, secondo previsioni e speranze di moltissimi addetti e appassionati, lo vedrà protagonista assoluto al sole della California del sud. Un talento come ce ne sono stati tanti in questo straordinario NBA draft 2017, ma con caratteristiche uniche, per certi versi fuori dal tempo, che ricordano davvero interpreti del ruolo di point guard che oggi sono più che una rarità e che, grazie alle sue caratteristiche tecniche e fisiche, riporta i tifosi della franchigia giallo viola a quegli anni ottanta, che ancor oggi rappresentano il periodo più florido della gloriosa storia dei Los Angeles Lakers.

E che sia lo Staples Center, la summer league o il training camp pre stagione regolare ad El Segundo California, la point guard da UCLA, non riesce proprio a smettere di far parlare di se, avendo di fatto, nonostante sia ancora un rookie atteso all’esordio, preso in mano le redini del roster a disposizione di Luke Walton con il suo stile di gioco altruista e contagioso, che ha, come suo pregio più emblematico, la capacità di migliorare e far rendere al massimo i propri compagni, cosa apprezzata anche alla summer league di Las Vegas in cui Lonzo è stato protagonista assoluto. La musica non è cambiata alla training facility giallo viola dove il figlio di LaVar ha subito mostrando sprazzi di gioco di notevole livello durante i vari cinque contro cinque, oltre che un ottima chimica di squadra con i compagni. “Lonzo sta andando alla grande. Sta facendo bene anche in difesa, ci mette impegno, è un piacere allenarlo. Per essere il suo primo training camp sta andando davvero bene”. Con queste parole l’head coach della franchigia descrive il primo impatto avuto con la squadra della quale, a Lonzo, verranno consegnate le chiavi per l’inizio di un nuovo ciclo che, possibilmente, riporterà i Lakers ai livelli che gli competono.

Molte sono tuttavia le incognite che aleggiano sul possibile rendimento di Ball in NBA, concernenti la sua singolare e non sempre affidabilissima meccanica di tiro, la sua capacità di rendere anche in un periodo storico in cui le point guard rappresentano il primo terminale offensivo delle loro squadre e anche come la sua struttura fisica, non certo da peso massimo, possa reggere allo stress di 82 partite di stagione regolare, con eventualmente i playoff annessi. Una serie di perplessità a cui Ball dovrà necessariamente dare una risposta sul campo, agli scettici, ai suoi fan ,ma anche agli stessi lakers, che hanno tanto puntato su di lui e che, al momento, sono assolutamente soddisfatti di quello che il giovane angelino ha mostrato. Lo stesso Brook Lopez, neo arrivato in casa Lakers che potrebbe formare un tandem molto pericoloso con Lonzo, ha speso parole di encomio per la giovane guardia: “Credo che l’attenzione sia meritata. Quando hai giocatori di quel calibro c’è sempre molta attenzione che circonda l’ambiente. Quando giochi con una point guard pura come è lui, è tutto è più facile per tutti. Lui sa elevare i giocatori che lo circondano a livelli superiori. È davvero bravo a trasformare ognuno in un giocatore di impatto. Sarà un talento trascendentale”.

Non nuovi sono i sentimenti di stima, come le parole, anche importanti e responsabilizzanti, pronunciate da Magic Johnson in merito a Ball e al suo modo di interpretare il gioco. La leggenda e presidente dei Los Angeles Lakers non ha certo tentato di togliere da Lonzo la pressione creatasi, anzi ha sempre contribuito, con attestati di stima, a creare attorno a lui una consapevolezza collettiva, all’interno del mondo Lakers, di essere davanti ad un uomo franchigia e un giocatore che contribuirà a scrivere la storia presente e futura dei giallo viola, cosa che i californiani cercano da anni. “È un leader naturale – ha dichiarato Johnson – che ha  vinto un titolo statale e cambiato completamente la squadra di UCLA portandola nella giusta direzione. Rende migliore chi lo circonda ed è sempre capace di fornirti assist per un canestro facile. In passato si sono visti giocatori del genere qui e necessitavamo di un leader e adesso ne abbiamo uno. […] Credo che Ingram e Lonzo avranno un’ ottima chimica, come io e James Worthy avevamo […]. Sarà lo stesso con questi due ragazzi”. Paragoni altisonanti quindi non solo per Lonzo, ma anche per Brandon Ingram, seconda scelta assoluta del draft 2016, che con tutta probabilità formerà assieme all’ex Bruin il duo di punta dei nuovi Lakers.

Durante il training camp coach Walton ha posto paticolare enfasi sul sistema difensivo e sull’attitudine al sacrificio nella propria metà campo dei giocatori a sua disposizione, mostrando invece, in ambito offensivo, una predilezione per la corsa e il contropiede a seguito dei tiri sbagliati dagli avversari.  Molti di questi contropiedi so no passati dalle mani di Lonzo soprattutto durante la summer league a Las Vegas, in cui il playmaker ha fatto spesso partire dalle sue mani fucilate a tutto campo che farebbero invidia a qualche quarterback di NFL, il più delle volte conclusi o con un layup o una schiacciata facile. Un’abilità di passatore che, come già detto ha del contagioso e spinge i compagni  correre in contropiede in attesa di ricevere il pallone anche da distanze siderali, senza dimenticare gli scarichi che Lonzo è in grado di distribuire anche a difesa schierata.

Attestati di stima anche da parte dei compagni di squadra per Ball, che ha trovato in Kyle Kuzma, ventisettesima scelta del draft, il suo perfetto partner in crime durante la summer league in un duo che, considerato il livelo di entrambi, potrebbe continuare a stupire anche durante la stagione NBA. Anche Corey Brewer, veterano itinerante, giunto a LA nella scorsa stagione ha incoronato Lonzo come una delle migliori point guard con cui abbia mai giocato: “È davvero bravo, è sempre sotto controllo. Gioca nella maniera giusta, fa la scelta giusta e il passaggio giusto ogni volta. Fa passaggi che solo in pochi sono in grado di fare e questi sono tutti grandi giocatori. Anche lui diventerà un gran giocatore”.

Un processo lungo di affermazione di un identità tecnica e tattica quello che avverrà a Los Angeles, sponda Lakers, in questa stagione, con Lonzo al centro del progetto, che dovrà sicuramente trovare una chimica di squadra solida con tutti gli altri componenti del roster. Tutto ciò potrà concretizzarsi solo sul campo, affinando l’intesa giocando insieme, giorno per giorno e partita dopo partita, come lo stesso ex UCLA ha dichiarato, a cominciare dalle partite di pre season. Il tutto comincerà questa sera con la partita tra Lakers e Timberwolves, altra squadra attesissima, ad Anaheim in California, dove è già previsto il tutto esaurito per la prima partita pre stagionale di Lonzo Ball e i suoi Los Angeles Lakers.