"E' perfetto per noi. E' giovane, è un leader naturale, un bel vedere, in campo e fuori". Nonostante si fosse già ampiamente espresso nelle scorse settimane, Magic Johnson non lesina complimenti nei confronti di Lonzo Ball, seconda scelta al Draft di questa stagione, nel Media Day dei suoi Los Angeles Lakers. La nuova era gialloviola, quella del figlio di Lavar, prodotto di UCLA, ha inizio nella facility di El Segundo, dove la squadra di Walton si è presentata agli occhi della stampa californiana e non solo. Tutti i riflettori erano chiaramente puntati sul numero due, nuova stella della franchigia e uomo immagine della ricostruzione che Magic e Rob Pelinka stanno effettuando (il nostro approfondimento dei Los Angeles Lakers è in uscita giovedì).   

"Quando vinci un campionato statale, stravolgi le sorti di un'università come UCLA e la trascini nella giusta direzione, fai migliorare tutti i giocatori che ti circondano e riesci persino a passare la palla in modo che gli altri facciano canestro, tutti iniziano a riconoscerti come leader della squadra. Noi avevamo bisogno di un giocatore del genere, di una personalità del genere e ora ne abbiamo una". 

Inevitabile inoltre non guardare anche al rapporto con l'istrionico papà Ball e di come potrebbe condizionare le prestazioni del figlio in campo, anche se a tal proposito il capo delle operazioni dei Lakers si dice assolutamente tranquillo: "Penso che in questo momento le cose stiano andando per il verso giusto, la sua famiglia è apposto. Sono venuti sabato al nostro picnic e tutto è andato per il meglio. Suo padre è stato bene con me ed io altrettanto con lui. Credo che Lonzo sia stanco di tutto questo chiacchiericcio, da questo punto di vista è molto come me. Vuole giocare e adesso guarda soltanto alla partita di sabato. Per ciò che riguarda me e Lonzo, mi interesserò di ciò che fa lui fuori dal campo solo se dovesse essere legato al modo in cui scende sul parquet. Il resto conta poco"

Ed ancora, riguardo un paragone con il suo approccio nella Lega, Magic prosegue: "Proverò ad insegnargli certamente qualcosa, anche se rispetto ai miei tempi le cose sono cambiate. Lo stile di Lonzo è eccellente, il modo in cui si pone. Ad oggi sono contento non sia come me, perché quando sono entrato in questo spogliatoio, avevo dei veterani con cui relazionarmi differentemente. Lui invece è accerchiato da giocatori quasi esclusivamente giovani che aspettano di vedere come gioca e cosa è in grado di fare. Inoltre anche il gioco stesso è diverso. Non deve fare altro che essere Lonzo, questo è il motivo per cui sono innamorati tutti di lui".  

A qualche giorno dal suo esordio in maglia Lakers, Lonzo Ball ha ammesso chiaramente che gran parte delle attenzioni saranno su di lui in questa stagione anche per ciò che avverrà fuori dal campo, ma al contempo ha la personalità e la tranquillità per rispondere per le rime: "E' probabile che diventerò un facile obiettivo della critica in questa stagione, ma la mia intenzione è di andare là fuori e fare il mio lavoro, ovvero giocare a basket e vorrei che mi giudicaste solo per quello. Ho sempre avvertito la pressione su di me in tutta la mia vita e ad essere sincero, non sento molto di diverso da quando sono arrivato. Siamo concentrati sull'obiettivo dei playoff. Chiaro, sarà un viaggio molto duro, ma guardiamo avanti con fiducia". 

Qualche battuta anche sul rapporto con Magic: "E' troppo vecchio per essere mio fratello, forse uno zio. Sto apprezzando davvero tanto quello che sta facendo per me". Ed infine, sulla sua stagione da rookie che lo aspetta: "Ho sentito molte storie riguardo al primo anno e sono curioso di vedere cosa succede, di come un rookie si adatta al campionato NBA. Credo sia una gran bella sfida da accettare, giocare 82 partite. Non l'ho mai fatto prima e davvero non so cosa aspettarmi da ciò". ​