Al termine di mesi di negoziazioni, i Chicago Bulls e Dwyane Wade hanno finalmente raggiunto un'intesa sul buyout di Flash, ovverosia sulla risoluzione consensuale del contratto del giocatore. Un epilogo inevitabile, data la nuova direzione tecnica e salariale intrapresa dalla franchigia della Windy City, decisa a puntare esclusivamente sui giovani, con un cap all'insegna della flessibilità. Wade diventa ora un free agent a tutti gli effetti, incassando comunque circa quindici milioni di dollari rispetto ai 23.8 previsti per la prossima stagione (lo stesso giocatore aveva esercitato la player option in suo favore a inizio estate). 

I Bulls perdono così anche l'ultimo pezzo, dopo Rondo e Butler, della squadra dello scorso anno, avviandosi verso una transizione di puro rebuilding, mentre Wade - trentacinquenne - andrà a caccia del quarto titolo NBA della sua carriera, come spiegato nella notte italiana a K.C. Johnson del Chicago Tribune: "All'alba dei trentasei anni, sento che per me è davvero il momento di competere per il titolo. E' stato un sogno giocare qui, l'ho detto fin da quando sono arrivato. Approfittare di questa opportunità è stato speciale. Il mio obiettivo era quello di rinnovare l'onorabilità di questa franchigia, poi il frontoffice ha deciso di intraprendere una direzione diversa, scelta che rispetto. So come funzionano le cose in questa lega. I Chicago Bulls stanno per percorrere una strada che io, a questo punto della mia carriera, non posso condividere. Qui ora ci sono ragazzi giovani, a cui va data l'opportunità di sbagliare, di imparare e di crescere: non hanno bisogno di un veterano come me nello spogliatoio". Per quanto riguarda il futuro, l'ex giocatore di Miami ha spiegato poi all'agenzia di stampa Associated Press di voler prendersi un minimo di tempo per scegliere la sua nuova destinazione: "Mi prenderò del tempo - sia stanotte che nella giornata di domani - per parlare con le squadre e con i giocatori che sono nella mia lista. La mia è una decisione puramente cestistica, sceglierò la squadra in cui inserirmi meglio in questo momento della mia carriera, una squadra che abbia bisogno di ciò che io posso offrire". Secondo quanto riportato da Adrian Wojnarowski di Espn, in corsa per acquisire Wade ci sarebbero i Cleveland Cavaliers, i Miami Heat, i San Antonio Spurs e gli Oklahoma City Thunder.

Ma i Cavs di LeBron James sono dati in netto vantaggio rispetto alle altre pretendenti, anche in virtù di un'amicizia di lunga data tra il Prescelto e e Wade, cementatasi negli anni vissuti insieme ai Miami Heat, dal 2010 al 2014, con un bilancio di quattro NBA Finals raggiunte e due vinte. Cleveland non ha lo spazio salariale per accontentare le richieste contrattuali dell'ex stella degli Heat, che dovrebbe accontentarsi di un accordo al minimo, da veterani, 2.5 milioni di dollari a stagione, un po' come accaduto a Derrick Rose, nuova point guard della franchigia dell'Ohio. L'ingaggio di Wade farebbe crescere l'ammontare della luxury tax dei Cavs, per 10.5 milioni. Discorso simile anche per Heat, Spurs e Thunder, a testimonianza che la scelta di D-Wade sarà presa considerando soprattutto fattori tecnici e personali. Intanto i Chicago Bulls, dopo aver salutato il loro numero tre, nativo della Windy City, hanno portato finalmente a termine il rinnovo del contratto del montenegrino naturalizzato spagnolo Nikola Mirotic, per tutta l'estate restricted free agent. Secondo quanto riportato da Brian Windhorst di Espn, Mirotic si è accordato con la franchigia di appartenenza per un biennale da 26 milioni di dollari complessivi, con team option prevista per la prossima stagione. I Bulls trattengono così un giocatore di talento, lungo in grado di tirare con continuità dall'arco dei tre punti, mai tuttavia realmente convincente nella sua prima fase di apprendistato NBA. A partire da questa stagione, Mirotic dovrà fare i conti anche con la concorreza di Lauri Markkanen, giovane power forward finlandese scelta alla numero sette dell'ultimo Draft, che ha messo in mostra tutto il suo talento ai recenti Europei di Pallacanestro vinti dalla Slovenia.