L'operazione rifondazione in casa Atlanta Hawks è continuata anche nell'estate che sta per volgere al termine, e che ha portato tante novità sia in entrata che in uscita nella franchigia della Georgia. Sembrano ormai finiti i tempi in cui la formazione allenata da coach Mike Budenholzer poteva vagamente pensare di potersi giocare il titolo della Eastern Conference, andando dunque a competere per un anello che avrebbe avuto una grande valenza storica. Negli ultimi due anni, invece, i pezzi che hanno reso grande il puzzle degli Hawks si sono andati a spargere in giro per gli States, inducendo lo stesso Budenholzer in concerto con il general manager Travis Schlenk ad agire in maniera pesante sul mercato, per allestire un roster che potesse andare a fare da guastafeste nella conference orientale. Non tanto per un titolo che al momento sembra poter andare ancora una volta dalle parti dell'Ohio e tra le mani del Chosen One col numero 23 sulla schiena, ma comunque per un piazzamento nella semifinale di conference che potrebbe essere visto in ogni caso come un risultato importante per dare continuità ad un progetto che dura ormai da anni.
Buona parte dell'impianto di gioco dei nuovi Atlanta Hawks si basa su quanto visto nella scorsa stagione, almeno nella sua ultima parte. Gran parte dei palloni passerà dalle mani di Dennis Schroder, che dopo aver preso la cabina di regia in mano in seguito alla cessione di Jeff Teague, ha assunto ulteriore maturità ad alti livelli con la disputa di un ottimo campionato europeo, interrottosi per la sua Germania ai quarti di finale contro la (quasi) insuperabile Spagna. Dalle mani del tedesco passerà il ritmo di gioco della compagine di coach Budenholzer, mentre da quelle di altri due giocatori nuovi di trincia o quasi potrebbero passare gran parte dei tiri sugli scarichi, o comunque dall'arco del tiro da tre punti. Stiamo parlando di Malcolm Delaney e del nostro Marco Belinelli, i quali guidano una sfilza di esterni che possono giocarsela fino alla fine per lo spot di guardia. L'ex giocatore della Lokomotiv Kuban, dopo un anno di apprendistato, si dice pronto a giocare dall'inizio, mentre la stella della nostra Nazionale confida nel congiungimento con Budenholzer - grande amico e collaboratore di Popovich - per avere quella continuità che in NBA non ha mai avuto in carriera.
Poco da dire sullo spot di ala piccola, che sarà ancora una volta occupato da Kent Bazemore. Uno dei pochi elementi di continuità rispetto alle scorse stagioni per i nuovi Atlanta Hawks, uno di quelli che conosce a menadito le dinamiche di gioco e i metodi di allenamento del suo coach, oltre ad aver avuto una costante crescita nel rendimento, in particolare negli ultimi due anni in cui ha giocato decisamente meglio, investito da maggiori responsabilità. Un elemento versatile e capace di giocare da guardia, lasciando così lo spot da ala piccola a Taurean Prince. Uno di quei giocatori che si aspetta e dal quale ci si aspetta un upgrade rispetto alla precedente stagione, in cui comunque le cose sono andate bene ma non come ci si poteva attendere. Su di lui si punta soprattutto in ottica futura, viste le importanti doti atletiche, a conferma di un campionario di giocatori che possono giocare da esterni e che hanno una grande futuribilità in casa Hawks. Concorrenza per Belinelli, oppure sarà lo stesso Marco a fare da concorrente per Bazemore e Prince?
Nel ruolo di ala forte, con ogni probabilità coach Budenholzer si affiderà ad Ersan Ilyasova. Uno dei grandi assenti dell'ultima edizione di Eurobasket ha avuto tempo e modo per riprendersi a dovere sul piano fisico per poter preparare nel migliore dei modi che dovrebbe vederlo come grande protagonista. Nel suo stesso ruolo, infatti, gli Atlanta Hawks presentano un ragazzo come John Collins, rookie di grande prospettiva e sul quale la franchigia della Georgia non ha mai negato di voler puntare forte, ma l'esperienza e la versatilità del giocatore turco potrebbe far sì che la matricola scelta alla numero 19 dalla franchigia della Georgia possa inserirsi con calma nei meccanismi di gioco e più in generale nel contesto NBA. A completare il quintetto sarà un altro dei volti nuovi arrivati in estate, ovvero Dewayne Dedmon. Un altro giocatore che arriva alla corte di Budenholzer dopo essere stato "svezzato" da Popovich ai San Antonio Spurs: tanta energia, tanta fisicità e grande voglia di energere: sarà un anno importantissimo per il nuovo pivot degli Hawks, e il fatto di aver firmato solo un contratto annuale ne è la prova.
E alle spalle di quello che con ogni probabilità sarà il quintetto base, ovvero sia quello composto da Schroder, Bazemore, Prince, Ilyasova e Dedmon, non mancano i giocatori pronti a scalpitare per ritagliarsi minuti importanti anche in partite importanti. Abbiamo già parlato di Belinelli e Delaney, elemento che conoscono sia i meccanismi della lega americana ma hanno una grande estrazione europea, ma anche giocatori come DeAndre Bembry e i lunghi Mike Muscala e Miles Plumlee possono giocarsi la chance di emergere sotto la guida di coach Budenholzer. Discorso a parte da fare per Nicolas Brussino. L'argentino è alla sua seconda stagione oltreoceano dopo l'esperienza ai Dallas Mavericks, e avere la possibilità di lavorare con un coach dai metodi rigidi ma al tempo stesso aperto a tante soluzioni, potrebbe consentire all'ex giocatore del Peñarol di Mar del Plata di emergere. Magari non come stella, ma come giocatore con minuti di qualità. E se coach Mike riuscirà ad assemblare ancora una volta tutto nel migliore dei modi, potremo goderci un bello spettacolo. Come abbiamo già visto negli anni precedenti.