Continuano a susseguirsi voci e indiscrezioni sul futuro di LeBron James. Il Prescelto, attualmente in forza ai Cleveland Cavaliers, avrà infatti tra pochi mesi a disposizione una player option, esercitabile nella prossima free agency, all'interno del suo contratto triennale con la franchigia dell'Ohio. Dunque, nella stagione che sta per prendere inizio, The King guadagnerà 33.2 milioni di dollari (rispetto ai 30 della scorsa), e poi sarà libero di scegliere se accettare la proposta dei Cavs per il terzo anno di contratto (a 35.6 milioni), o se accasarsi altrove, per appagare la sua fame di successi.

E che i Los Angeles Lakers siano la prima opzione per un futuro di James lontano di Cleveland, è noto a tifosi e addetti ai lavori da tempo, da quando Magic Johnson, nuovo presidente esecutivo gialloviola, ha lavorato insieme al general manager Rob Pelinka per creare spazio salariale proprio in vista della free agency del 2018. Operazione ben riuscita, perchè quest'estate i Lakers si sono liberati del contratto del russo Timofey Mozgov (48 milioni di dollari fino al 2020), spedito ai Brooklyn Nets insieme a D'Angelo Russell in cambio di Brook Lopez. Proprio Lopez è ora nell'ultimo anno del suo contratto, a 22.6 milioni di dollari, dunque in scadenza tra pochi mesi, esattamente come l'altro nuovo arrivo di El Segundo, Kentavious Caldwell-Pope (free agent in uscita dai Detroit Pistons), che percepirà 17.7 milioni di dollari fino a giugno. Verosimilmente, i Lakers non rinnoveranno il contratto a nessuno tra Lopez e KCP, anche perchè hanno ancora sul groppone Luol Deng, ingaggiato dalla precedente gestione tecnica (Jimmy Buss e Mitch Kupchak) con un contratto al cui spirare mancano addirittura tre stagioni, per un totale di 54 milioni di dollari. Numeri che servono a spiegare come la Los Angeles gialloviola avrà tra meno di un anno lo spazio salariale necessario per ingaggiare LeBron James, descritto da fonti vicine ai Cleveland Cavaliers come deluso e irritato per la gestione recente della franchigia, in particolare per il benservito dato dal proprietario Dan Gilbert (con cui i rapporti non sono stati idilliaci) al general manager David Griffin, sostituito da Koby Altman, già membro del frontoffice dell'organizzazione. Un Altman che, insieme a Gilbert, ha architettato la trade che ha soddisfatto le esigenze di Kyrie Irving, spedendo a Boston la prima scelta assoluta al Draft del 2011, in cambio di Isaiah Thomas, Jae Crowder, Ante Zizic e soprattutto di una prima chiamata alla lottery del 2018, via Brooklyn Nets.

Proprio la pick dei Nets rappresenta per Cleveland una sorta di assicurazione sulla vita, la garanzia di poter ripartire da un giocatore giovane e di prospettiva, nella speranza che Brooklyn rimanga squadra dei bassifondi NBA anche per la stagione 2017/2018. Già, perchè il futuro di LeBron James sembra segnato. Stavolta non ci saranno questioni di cuore - in realtà mai esistite - a trattenere LBJ in Ohio, ma solo valutazioni tecniche. A 33 anni, LeBron ha un solo obiettivo: vincere quanti più titoli NBA possibili in una fase della carriera in cui è ancora il padrone della lega. Ecco perchè a fine giugno si guarderà intorno per sondare la competitività di altre franchigie, con i Lakers in pole position, secondo quanto riportato anche da un esperto di pallacanestro a stelle e strisce come Peter Vecsey, giornalista ex New York Post, ora titolare di un suo blog fatto di retroscena ed esclusive. In un post pubblicato nelle ultime ore, Vecsey è stato estremamente chiaro riguardo alle nuove prospettive di LeBron: "Voglio chiudere pubblicamente la ridda di voci e speculazioni circa la squadra in cui giocherà James nella stagione 2018/2019. Non ci sono più congetture ed incertezze, sono nelle condizioni di annunciare senza margine d'errore che LeBron James abbandonerà i Cleveland Cavaliers per la seconda volta nella sua carriera, per raggiungere i Lakers nel 2018". Ecco dunque l'esclusiva di Vecsey, che si aggiunge alle indiscrezioni riguardanti Russell Westbrook e Paul George, entrambi in forza agli Oklahoma City Thunder. Il fresco MVP della regular season NBA, non ha ancora rinnovato con OKC, e avrà anch'egli a disposizione una player option per uscire dal contratto con la franchigia della sua vita (lasciando sul piatto 30 milioni di dollari), così come George (player option da 20 milioni). Uno dei due potrebbe essere attratto dal progetto Lakers e salutare i Thunder. Questo lo stato dell'arte sulla situazione relativa a LeBron James, pronto a raggiungere L.A. e a reclutare altri free agents. In mezzo, una stagione lunghissima, dove tante cose potrebbero cambiare.