Finalmente ci siamo, dopo un paio di giorni di riposo la nostra Nazionale tornerà a giocare. Sono stati due giorni in cui gli azzurri hanno potuto recuperare le energie (e sono state tante) spese in questa settimana al girone eliminatorio in cui raramente qualcosa è stato sotto controllo per tutte le formazioni impegnate, ma sono state anche ore importanti per espellere tossine e per recuperare la concentrazione in vista di una fase a eliminazione diretta che non concede seconde occasioni a nessuno. Men che meno all'Italia che se la vedrà contro una formazione che all'apparenza sembra morbida, almeno rispetto a ciò che ci poteva attendere in base al field del Grupppo A, ma che stando a quanto si è visto sul parquet della Helsinki Arena potrebbe creare decisamente qualche grattacapo alla compagine guidata da Ettore Messina. La Finlandia ha decisamente sfruttato il fattore campo, considerando la forte spinta data dai propri connazionali sugli spalti, ma in ogni caso è una squadra che va presa con le molle e che va affrontata con grande rispetto e concentrazione, se l'obiettivo è quello di centrare il pass per i quarti di finale di Eurobasket 2017.
Si incontreranno in quel di Istanbul due squadre che hanno diverse similitudini dal punto di vista strutturale, anche se con alcune sfaccettature che potrebbero fare la differenza, da una parte piuttosto che dall'altra. Entrambe le formazioni sono infatti non troppo sostenute per quanto riguarda l'altezza media, entrambe cercano di sfruttare il dinamismo dei propri esterni ma anche l'energia che i giocatori un po' più grossi cercano di mettere su ogni pallone, sia in difesa che in attacco. In particolare, l'Italia potrebbe provare a sfruttare nel migliore dei modi la presenza di giocatori come Paul Biligha, che con la sua energia ma anche con una certa possanza fisica ha provato a mettersi a tu per tu con lunghi di un certo spessore come il lituano Valanciunas o il tedesco Theis, oppure Nicolò Melli e nel suo piccolo anche Filippo Baldi Rossi, ovvero lunghi che possono dettare legge sotto canestro ma che hanno anche doti spiccate di tiratori, e che quindi possono lavorare bene sia sul pick'n'roll che sul pick'n'pop per prendere tiri dalla medio-lunga distanza dopo aver portato il blocco. Oltre, ovviamente, alle due stelle più lucenti del clan azzurro: Marco Belinelli e Luigi Datome, le chiavi del gioco azzurro in particolare con i tiri da tre punti.
Dall'altra parte c'è una squadra che fa di Lauri Markkanen la propria stella più luminosa. Un giocatore che può rendersi pericoloso in tutte le zone dell'attacco finlandese, sia con i tiri dalla lunga distanza che vanno dentro con una certa continuità se presi in ritmo, sia con le entrate di gran carriera sotto canestro che stanno diventando sempre di più il marchio di fabbrica del futuro giocatore dei Chicago Bulls. Al fianco del numero 23 ci sono una serie di vecchie volpi, molte delle quali sono anche vecchie conoscenze del basket italiano. Tra queste Petter Koponen, il vero top-scorer della Finlandia ma capace anche di fornire delle perle ai propri compagni di squadra. L'ex giocatore - tra le altre - del Barcellona sa di avere il timone in mano per la maggior parte del tempo, e variando spesso e volentieri le soluzioni offensive, passando dal penetra e scarica al palleggio arresto e tiro, è stato molto efficace in questo Europeo. Attenzione, ovviamente, anche a gente come i naturalizzati Murphy e Lee, ma anche alle vecchie volpi di cui sopra, in particolare Teemu Rannikko e Tuukka Kotti: loro, l'Italia cestistica la conoscono molto bene.
Italia e Finlandia si sono tra l'altro già affrontate in due occasioni, anche se nel giro di pochi giorni, nel corso del proprio cammino di preparazione a questo Eurobasket 2017. In entrambi i casi abbiamo vinto noi, ma sono venute fuori due partite abbastanza diverse tra loro, anche se con molti elementi comuni tra l'una e l'altra. Era ancora una Italbasket sperimentale, con tanti cambiamenti nelle rotazioni tra la prima e la seconda partita, mentre i finlandesi stavano provando a mettere un po' di più a fuoco il roster che sarebbe tornato in patria per giocare quantomeno il proprio girone. Sono state due partite in cui gli azzurri hanno fatto tanta fatica, complice anche il corposo richiamo atletico fatto dallo staff di Ettore Messina, ma sono state anche due partite in cui si sono visti gli elementi tattici più importanti per le sorti finniche. Una Nazionale che ha puntato molto sul movimento del pallone per trovare il miglior tiro possibile dopo diversi secondi dell'azione, quindi poca fretta, tanta pazienza e soprattutto pochi tiri forzati. E in difesa la capacità di cambiare quasi su tutti i blocchi e i cambi di fronte. Quindi, per gli azzurri, sarà una prova particolarmente ardua.