La notizia della trade che ha coinvolto Kyrie Irving verso i Boston Celtics, ha fatto sicuramente tremare l’intero mondo della pallacanestro americana. Uno dei movimenti di mercato di maggiore portata degli ultimi anni che avrebbe assicurato ai Celtics uno dei migliori attaccanti dell’intera lega, con i Cleveland Cavs liberatisi dello scontento Irving per una contropartita di altissimo livello composta da Jae Crowder, Ante Zizic una futura scelta e soprattutto Isaiah Thomas. Da questo scambio entrambe le squadre ne sarebbero uscite vincitrici in quanto una si sarebbe assicurata un giocatore che la proietterebbe verosimilmente come contender, mentre l’altra avrebbe ottenuto un gruppo di giocatore che le garantirebbe di restare competitiva anche qual’ora Lebron James decidesse di andarsene nella prossima free agency.

Tuttavia sono sorte complicazioni riguardo a questa trade, che concernono per lo più le condizioni fisiche di Thomas, notoriamente reduce da un infortunio all’anca, che non sembra ancora del tutto guarito e che potrebbe condizionarne il rendimento almeno per il breve periodo. Secondo il regolamento NBA, qualora si riscontrassero problemi di questa natura, la franchigia in questione, ovvero i Cavs, avrebbe la facoltà di annullare la trade, cosa che tuttavia non sembra essere nelle intenzioni di Koby Altman e compagnia, il quale dopo tanto penare aveva finalmente trovato una buona soluzione al problema Kyrie Irving, fortemente intenzionato a lasciare l’Ohio prima dell’inizio della stagione. La soluzione individuata dalla franchigia di Dan Gilbert sarebbe un’aggiunta al pacchetto di giocatori offerto da Boston e inizialmente accettato, proprio per far fronte alle precarie condizioni della point guard ex Washington Huskies. Le aggiunte richieste da Cleveland secondo le indiscrezioni parrebbero corrispondere a Jayson Tatum, terza scelta assoluta dello scorso draft o Jaylen Brown in alternativa, con sempre aperta la possibilità di un ulteriore scelta alta ai prossimi draft. Cleveland dispone attualmente di un roster vecchio e mediamente molto costoso che in prospettiva non fornisce garanzie di successo, ecco perciò spiegata l’importanza della trade e la volontà di aggiungere una giovane promessa a disposizione di coach Tyronn Lue.

Ulteriori sviluppi, divulgati da Adrian Wojnarowski e Chris Mannix di The Vertical, hanno rivelato tuttavia  che i Boston Celtics ritengono di essere stati assolutamente trasparenti nel corso delle trattative riguardo alle condizioni di Thomas e degli altri giocatori coinvolti e che proprio per questo motivo non intendono rintuzzare l’offerta men che meno con due dei giocatori che più rappresentano le potenzialità future della squadra allenata da Brad Stevens.

Situazione complessa che vede tra le altre cose un Irving con il cuore sempre più lontano da Cleveland e disposto a non presentarsi al training camp in caso di fallimento della trade e permanenza ai Cavs. Azzardando un pronostico difficilmente ai Cavaliers converrebbe annullare probabilmente la miglior trade possibile e immaginabile all’interno di quelle proposte o proponibili per Irving, considerata la pressione del giocatore verso l’addio, ma è sicuramente possibile un aggiustamento da parte di Boston per l’offerta, che difficilmente comunque includerà i due giovani Tatum e Brown, sui quali la franchigia del Massachusetts intende puntare fin da subito. Vedremo come si evolverà la situazione di una delle trade più importanti e sconvolgenti degli ultimi anni, con due parti che al momento sono in una situazione alla pari di uno stallo alla messicana.